“Sanatorium Villa Clara”, l’antologia di racconti impreziosita dalle illustrazioni di Ilenia Loddo pubblicata da Camena Edizioni, sarà presentata giovedì 13 febbraio alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari nell’incontro con autrici e autori coordinato da Andrea Fulgheri e Stefano Obino sotto le insegne di Legger_ezza 2025, il progetto di promozione della lettura a cura del CeDAC Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo e con “6 in Storia”.
Undici storie ambientate nell’ex manicomio e inserite nella cornice dei ricordi di Ismaele, uno dei “pazienti” dimessi dalla struttura dopo la riforma psichiatrica: “Io Volavo” di Enrico Casciu, “Lithium” di Paolo Mereu, “Davide” di Simona Bolzati, “Il volo della mantide” di Simone Aramu, “Lorenzo” di Alice Andrea Deiana, “L’ombra del gatto” di Daniela Porqueddu, “Antonio” di Cristiana Piras, “L’imperatore” di Graziella Sitzia, “Bye-Bye” di Marco Lodde, “Bertu” di Eleonora Alessandra Raga e “Il dottor Perepant” di Alessandra Pes.
“Sanatorium Villa Clara” – a cura di Andrea Fulgheri – rievoca un luogo insieme simbolico e reale, impresso nell’immaginario degli abitanti della città, attratti e insieme intimiditi dalla misteriosa vita di donne e uomini rinchiusi oltre il muro, sottratti agli sguardi del mondo e imprigionati in una dimensione irreale, scaturita dalle loro ossessioni e allucinazioni: un luogo di sofferenza e catarsi, di terapie anche crudeli come l’elettroshock, ma anche, paradossalmente, di libertà.
«Nel 1978 la legge Basaglia impose la chiusura di tutti gli ospedali psichiatrici. E tutti, effettivamente, chiusero. Tutti, tranne uno. Villa Clara, a Cagliari, restò in attività fino al 1998» – si legge nella presentazione –. «Ismaele è uno degli ex pazienti che per decenni hanno popolato la struttura, nocchiere incaricato di trasportare undici anime, e le loro storie, oltre i confini della follia. Undici, come l’arcano maggiore che dà forza al cambiamento. Undici, come i pazienti che hanno deciso di raccontare la loro vita, o la loro morte, o la loro non vita. Undici come il primo numero palindromo, che ci ricorda che pazzi e sani sono due profili dello stesso volto».
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti