
Un segreto ben custodito, riguardante la vita privata di Benito Mussolini è al centro de “Le furie di Venezia” (Longanesi 2025), il nuovo romanzo di Fabiano Massimi ispirato alla storia di Ida Dalser, prima moglie del Duce e madre del suo primogenito, Benito Albino: dopo “L’angelo di Monaco” sulla misteriosa morte di Geli Raubal, la nipote di Adolf Hitler e “I demoni di Berlino” sull’incendio del Reichstag, lo scrittore, già vincitore del Premio Asti d’Appello e del Prix Polar in Francia, si cimenta con un’altra vicenda inquietante legata all’avvento del nazifascismo in Europa.
“Le furie di Venezia”– incentrato sulle indagini dell’ex commissario Sigfried Sauer – ricostruisce il tragico destino di Ida Dalser, internata nel manicomio di San Clemente a Venezia: la parola all’autore, in dialogo con Alessandra Meloni nell’incontro in programma lunedì 14 aprile alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, con letture a cura di Alessandra Fanti dalla sua silloge poetica “Fortunate Possibilità”, sotto le insegne di Legger_ezza 2025 / Promozione della Lettura, un progetto del CeDAC Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo e con 6instoria.
Un thriller ambientato nell’Italia degli Anni Trenta, tra un fallito attentato contro Benito Mussolini e Adolf Hitler durante la visita del Führer nella città lagunare e un tentativo di scoprire la verità sull’ospite “nascosta” nell’ospedale insieme alle sue scandalose rivelazioni sul capo del governo: tra le righe del romanzo come dalle cronache dell’epoca appare evidente la strumentalizzazione della “follia” nei confronti delle donne (e degli uomini) con opinioni e comportamenti ritenuti non consoni o in questo caso imbarazzanti per il regime.


Giornalista