CAGLIARI POST

Lilial, la sostanza cancerogena presente in profumi e bagnoschiuma

E’ dei giorni scorsi la notizia dell’ultimo maxisequestro di profumi, bagno schiuma, doccia schiuma e deodoranti, contenenti il Butylphenyl methylpropional, conosciuto anche come Lilial, un composto chimico comunemente usato come profumo in bagnoschiuma, profumi, deodoranti, creme e shampoo ma anche nelle polveri per bucato. Si tratta di una sostanza vietata dal Regolamento Ue 2021/1902 dal primo marzo 2022 perché ritenuta reprotossica, capace cioè di “danneggiare il sistema riproduttivo, nuocere alla salute del feto e causare sensibilizzazione cutanea”.

Abbiamo chiesto a Fabrizio Zago, chimico, consulente Ecolabel, il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea, di aiutarci a capire come intercettare una sostanza con cui quotidianamente rischiamo di entrare in contatto.  “Il Butylphenyl methylpropional è presente dappertutto” afferma Zago. “Dai profumi, alle creme, ai detergenti, ma anche nei prodotti per il bucato largamente impiegata da anni nel settore cosmetico il cui profumo ricorda il mughetto. Nonostante la classificazione come “sostanza cmr” (quel gruppo di sostanze cancerogeno-mutageo-reprotossiche) e il divieto di utilizzo da parte della Commissione Europea che risale ad anni fa, preoccupa il fatto che possiamo ancora trovarlo oggi in molti prodotti in vendita destinati non solo agli adulti, ma anche ai bambini, categoria ancora più a rischio per la maggior recettività.

Lilial rientra oggi nell’Allegato II del regolamento UE che indica le sostanze vietate; prima era solo limitata la percentuale di utilizzo, essendo presente nell’Allegato III. Questo cambio certifica quindi la sua tossicità e azione genotossica.

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