Omaggio a Federico Fellini e al genio di Molière, tra classici del Novecento e testi contemporanei, incursioni nel nouveau cirque, intriganti coreografie, canzoni d’autore e musica jazz con la Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Costantino di Macomer con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni.
Quattordici titoli in cartellone da dicembre ad aprile tra divertenti commedie e brillanti monologhi, originali creazioni di danza contemporanea e concerti, accanto a un insolito divertissement musicale per un viaggio tra le umane passioni con artisti di spicco della scena nazionale come Lucrezia Lante della Rovere e Daniele Pecci, Rosita Celentano e Attilio Fontana diretti da Stefano Artissunch, un’icona della cultura transgender come Eva Robin’s e l’attivista, conduttrice e scrittrice Carlotta Vagnoli accanto ai travolgenti Jashgawronsky Brothers, alla Compagnia Artemis Danza e all’arcis_collective.
Sotto i riflettori anche il cantautore Andrea Andrillo con “Fortunate Possibilità” e il pianista e compositore Guido Coraddu con “Miele Amaro”, focus sulla nuova drammaturgia con “Bidibibodibiboo” di e con Francesco Alberici (finalista alla 56ª edizione del Premio Riccione per il Teatro e candidato al Premio Ubu come miglior nuovo testo italiano). Una poetica e struggente rievocazione della tragedia della Shoah con “Kinder-Traum Seminar” (Seminario sui bambini in sogno) di Enzo Moscato, per ricordare il grande attore, drammaturgo e regista partenopeo recentemente scomparso, uno dei maestri del teatro del Novecento. E ancora la condanna dell’ipocrisia ne “Il Tartufo” di Molière, dove un ambiguo seduttore ammantato di (false) virtù si insinua in una tranquilla famiglia borghese, stravolgendone gli equilibri e uno spietato affresco della società con “Campanilismi”, uno spettacolo di e con Elio Turno Arthemalle, da “Il povero Piero” di Achille Campanile, una commedia nera su riti e convenzioni, tra vani tentativi di salvare le apparenze in una situazione paradossale e grottesca.
Ouverture nel segno del nouveau cirque, con gli Jashgawronsky Brothers in “ToyBoys”, un insolito concerto suonato con i giocattoli, tra musica classica e pop, poi “L’Illusione Coniugale” di Éric Assous, con Rosita Celentano e Attilio Fontana in scena con Stefano Artissunch (che firma anche la regia), una commedia scoppiettante e maliziosa su amore e amicizia, gelosia e tradimenti, mentre la coreografa Monica Casadei firma per la Compagnia Artemis Danza “Il Circo di Fellini”, visionario spettacolo ispirato all’interesse del regista riminese per le arti circensi, capaci di incantare grandi e piccini.
Canzoni d’autore con Andrea Andrillo sulle tracce del nuovo album “Fortunate Possibilità”, poi un’amara analisi del mondo del lavoro nel terzo millennio attraverso una vicenda esemplare con “Bidibibodibiboo”, scritto, diretto e interpretato da Francesco Alberici, in scena con Maria Ariis, Salvatore Aronica, Andrea Narsi e Daniele Turconi, mentre Carlotta Vagnoli ne “Le Solite Stronze”, con drammaturgia sonora di Francesco Medda Arrogalla, propone una galleria di ritratti di “donne di carta” e intellettuali, scienziate, politiche e artiste contemporanee, come la scrittrice Michela Murgia, per capovolgere gli stereotipi e mettere l’accento sulla creatività e sull’intelligenza femminile. Una celebre commedia di Molière, “Il Tartufo”, con Andrea Avanzi, Valentina Donatti, Carlotta Ghizzoni, Fabrizio Croci, Matteo Baschieri, Paolo Zaccaria e Chiara Baccarini per la regia di Domenico Ammendola, per una giostra dei sentimenti che vede il trionfo e poi lo smascheramento dell’ipocrisia, e uno straordinario (auto)ritratto di Oscar Wilde in “Divagazioni e Delizie” di John Gay, dove Daniele Pecci indossa i panni del raffinato dandy irlandese, in un monologo pieno d’ironiche e caustiche citazioni dalle opere del celebre scrittore, drammaturgo e poeta, accanto alle note malinconiche e amare del “De Profundis”.
Un classico del Novecento – “Le Serve” di Jean Genet – per Eva Robin’s che interpreta l’irraggiungibile e enigmatica Madame, accanto alle giovani e talentuose Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, per la regia di Veronica Cruciani, in una mise en scène quasi metateatrale, in cui emergono i temi cruciali della pièce tra differenze di classe e giochi di potere; poi l’umorismo e la satira di Achille Campanile, in “Campanilismi” di e con Elio Turno Arthemalle e con Alessio Arippa, Valentina Fadda, Gabriele Peirani, Valentino Pili, Chiara Porcu e Angelo Trofa dove l’autore riesce a scherzare perfino con la morte.
Il teatro di poesia di Enzo Moscato sbarca nel Marghine con il toccante “Kinder-Traum Seminar” (Seminario sui bambini in sogno) con Cristina Donadio, Vincenza Modica e Giuseppe Affinito e le suggestive immagini sceniche di Mimmo Paladino, per un racconto corale sul tema della Shoah. E punta i riflettori sulle incomprensioni e i dilemmi della vita di coppia, tra segrete inquietudini e pensieri inconfessabili, “Non si fa così” di Audrey Schebat, con Lucrezia Lante della Rovere e Arcangelo Iannace, per la regia di Francesco Zecca, in cui i protagonisti, dopo una drammatica crisi che li costringe a rivedere le proprie certezze, si mettono a nudo in una interminabile notte.
Un itinerario nella storia del Jazz in Sardegna con “Miele Amaro”, il nuovo progetto musicale di Guido Coraddu, per un’antologia di brani significativi formati da Paolo Fresu e Antonello Salis, Marcello Melis e Marino De Rosas, fino a Gavino Murgia, Paolo Angeli e Zoe Pia e infine “K.I.nd of Human” dell’arcis_collective, uno spettacolo di danza contemporanea su «la fragilità umana sotto la nuvola onnipresente dell’intelligenza artificiale» con direzione artistica e coreografie di Roberta Pisu (già ballerina solista allo Staatstheater am Gärtnerplatz, all’attivo numerose creazioni coreografiche) e musica di Leonhard Kuhn, eseguita dall’Arcis Saxophon Quartett: sotto i riflettori Fabio Calvisi, Vittoria Franchina, Elisabet Morera Nadal e Cristian Cucco interpretano una rigorosa e evocativa partitura ispirata alla sensibilità individuale e al rapporto con le nuove tecnologie.
Una programmazione ricca e variegata per attrarre differenti fasce di pubblico, dagli amanti della prosa agli appassionati di danza e musica, con una particolare attenzione alla giovani generazioni: la Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC a Macomer spazia tra i differenti linguaggi della scena e i vari registri dalla commedia al dramma, dall’indagine sui sentimenti alle note di costume, dalla satira alla poesia.