Malagò apre la bocca per sostenere lo ius soli. Salvini: “Pensi allo sport”

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“Noi, nel mondo dello sport, abbiamo sempre sostenuto, e non è un discorso politico o partitico, che ci interessa la cittadinanza sportiva”.Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, entra a gamba tesa nella discussione sullo ius soli.

“Non vogliamo essere strumentalizzati o tirati per la giacchetta ma è inaccettabile – ha aggiunto il presidente del Coni – che i nostri figli o nipoti vadano a scuola con altri ragazzi, ci vanno a fare sport, magari quelli sono anche più bravi dei nostri, ma poi non possono andare avanti nei campionati, o in azzurro, o alle Olimpiadi”. Secondo Malagò “in questo Paese ognuno cerca di portare argomenti su temi che a noi dello sport non interessano, ma non possiamo non difendere questo valore. Anche perchè – ha concluso – ovunque ci confrontiamo con realtà che lo consentono”.

Durissima la reazione dei vertici della Lega. Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, segretario e vicesegretario del Carroccio, hanno subito ammonito:“Malagò si occupi dello sport italiano. Provi a spiegare perché su 420 milioni di spese Coni a carico del contribuente italiano con risultati spesso deludenti e al netto delle spese di Roma 2024 di cui aspettiamo ancora il rendiconto in Parlamento, solo 140 milioni arrivino alle federazioni sportive”. “Esiste già lo ius soli sportivo. Per la cittadinanza, se proprio insiste, Malagò si candidi alle elezioni e prenda i voti sennò taccia”, hanno aggiunto i due leghisti. “Invece che cercare la strada per incassare soldi facili -concludono- Malagò pensi al futuro dei nostri giovani sportivi e investa sul loro futuro”

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