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Manovra, stretta sulla Naspi ed altre novità negli ultimi emendamenti

Dal 1 gennaio 2025 i lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento da un nuovo impiego solo se hanno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego, perso il quale si richiede l’indennità. Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra. Secondo quanto viene spiegato, la modifica intende limitare il fenomeno elusivo delle rioccupazioni finalizzate a ottenere la Naspi o a evitare di pagare il ticket di licenziamento da parte delle aziende

Sulla web tax vincono i dubbi delle piccole imprese sul pagare una tassa che, come sostenevano, le avrebbe penalizzate molto rispetto alle aziende non digitali o più grandi. Con la modifica del governo, si applicherà solo alle grandi realtà, con ricavi sopra i 750 milioni di euro.

Cambia definizione anche la tassa sulle plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute, che scende al 26% nel 2025 (nella manovra era al 42%), e poi salirà al 33% dal 2026. Sparisce però la soglia di 2.000 euro, ovvero si applicherà a tutte le transazioni, anche piccole

Per favorire le imprese, soprattutto al Sud, viene anche aumentato, da 1,6 a 2,2 miliardi, il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale (Zes) del Mezzogiorno.

Sempre per spingere il lavoro c’è anche la mini-decontribuzione per il Sud, con sgravi fino al 25%, il fondo da 70 milioni di euro per il finanziamento delle partecipazioni dei lavoratori alla gestione e ai risultati di impresa, la flat tax per gli straordinari degli infermieri. E non ci sarà la riduzione del turn over per le forze di polizia e i vigili del fuoco, i ricercatori universitari, oltre al rinvio di un anno della riduzione del personale amministrativo della scuola.

Novità anche sul fronte famiglie, soprattutto le più svantaggiate: un ‘Fondo dote famiglia’ da 30 milioni di euro rimborserà le spese per lo sport o le attività extra scolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni dei nuclei con Isee sotto i 15mila euroUn bonus da 100 euro, doppio per chi ha redditi sotto i 20 mila euro, aiuterà invece nell’acquisto di elettrodomestici.

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