
Ormai non sanno che pesci pigliare, sono proprio in bambola e come capita in questi casi una gaffe tira l’altra, per Maurizio Martina, segretario del
Pd, costretto a cancellare un post su Facebook dopo aver scoperto che la colpa di ciò che denunciava era del suo governo, quello presieduto dal premier Gentiloni. Una vicenda che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere. Martina, nel suo tentativo di trovare un pretesto, ha denunciato, con enfasi, lo “scippo” dei fondi ai danni dei disabili. “Dieci milioni in meno per le persone con gravi disabilità e prive di sostegno familiare”, aveva scritto l’esponente del Pd a sostegno di un comunicato della Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, nel quale il presidente Alessandro Manfredi faceva riferimento alla “sforbiciata complessiva in due anni che il governo ha applicato al fondo per il ‘Dopo di noi’ nell’ambito della Legge di Bilancio”. Peccato che la legge di bilancio fosse quella di Gentiloni. Martina, però, come ha raccontato Il Fatto Quotidiano, non lo sapeva ed ha attaccato ciecamente il governo giallo-verde, scatenando anche altri esponenti del Pd, accecati dalla voglia di vendetta : “L’ennesima follia di un governo che fa solo danni a chi è più fragile” . In serata, però, quando è arrivata la nota, via social, del ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, Martina è stato costretto a cancellare il post. “I tagli sono stati fatti dal governo precedente, noi stiamo lavorando per ripristinarli”, ha spiegato Fontana…

Giornalista. Direttore responsabile