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Master in endodonzia clinica e chirurgica, tredici neo specialisti alla chiusura in aula magna. Al via l'edizione 2020/21

Venerdì scorso, 24 gennaio, si è tenuta nell’aula magna del rettorato in via Università la cerimonia di chiusura del Master in endodonzia clinica e chirurgica. Ai lavori hanno preso parte Elisabetta Cotti (presidente e ideatrice del master), Giuseppe Mercuro (direttore Dipartimento scienze mediche e sanità pubblica), le docenti Claudia Dettori e Daniela Lusso. Con i tredici masterini sono stati discussi una serie di casi clinici. Nel primo pomeriggio l’aula Zedda – facoltà di Medicina, Cittadella universitaria di Monserrato – ha ospitato la seduta di apertura del Master edizione 2020/21. Al percorso formativo prendono parte tredici allievi. Il master ha raggiunto accreditamento, reputazione e plauso su scala internazionale.  

Corso competitivo e qualificante.  “Mi compiaccio con i colleghi e con lo staff organizzatore: dopo otto edizioni il Master è ancora portatore di freschezza didattica con una formazione qualificante e professionalizzante” ha rimarcato il rettore Maria Del Zompo. Durante la cerimonia si è tenuto anche un incontro riservato con lo scambio di doni tra la professoressa Del Zompo e le massime cariche accademiche e scientifiche di Grecia, Russia e Croazia, le docenti Maria Georgopoulou, (University of Athens), Irina Maakeva (Sechenov University, Russian Federation) e Zrinka Tarle (University of Zagreb). “Siete giovani, brave e motivanti. Grazie e complimenti per il lavoro che fate” ha rimarcato il rettore, contraccambiata dal trio di specialiste: “L’Università che lei guida ha le condizioni ideali per condurre al meglio ricerche cliniche e una formazione di altissimo livello”. 

Fiore all’occhiello. “Il master offre esperienze, didattica, percorso clinico che concorrono a formare una qualifica altamente professionalizzate. Specie dal punto di vista clinico – spiega la professoressa Cotti, titolare della cattedra di Endodonzia clinica e chirurgica, eletta a Seoul rappresentante europea nella Federazione Internazionale di Endodonzia (Ifea) – i dentisti possono mettere a fuoco metodologie e tecniche che li rendono particolarmente competitivi nel settore. Gli allievi e le allieve acquisiscono competenze che può fornire solo l’Università”. Ma non solo. “Oltre alla quotidianità clinica, i masterini acquisiscono esperienze uniche nel confronto con un parterre di oratori e relatori di provenienza nazionale e internazionale. Noi – precisa Elisabetta Cotti, supportata nella gestione del master dalla professoressa Claudia Dettori – li formiamo, poi subiscono la preziosa influenza da figure mediche di pregio mondiale. Non a caso abbiamo aperto il master che si chiuderà a gennaio del prossimo anno con le lectio magistralis delle professoresse Georgopoulou, Maakeva e Tarle”. 

Connubio medico vincente. In aula magna è intervenuto anche Giuseppe Mercuro. Cardiologo di fama e già direttore del Dipartimento di scienze mediche e sanità pubblica, lo specialista ha inquadrato le dinamiche inerenti il comparto odontostomacologico e la stretta connessione con le patologie del cuore. “Nell’ultimo decennio, ma alcuni lavori sono precedenti, la ricerca ha ribadito che alcune infezioni dentali possono complicare i fattori di rischio cardiovascolari, come il colesterolo e la sedentarietà”. In sostanza, studi ed esperienze che confermano la trasversalità delle discipline mediche e la rinomata competenza dei docenti della facoltà di Medicina, seguita dai professori Francesco Marongiu (pro rettore per le Attività mediche e assistenziali) e Gabriele Finco (presidente). Con l’ateneo del capoluogo che mantiene e rafforza il proprio ruolo su diversi ambiti scientifici di leader formativo a 360 gradi. 

Nella foto di copertina: Maria Del Zompo ed Elisabetta Cotti, seconda e terza da destra, con le professoresse Georgopoulou, Maakeva e Tarle in rettorato

Discussione tesi in aula magna
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