Matteo Renzi si dimette da segretario del Partito Democratico, lo annuncia lui stesso durante la conferenza stampa post elezioni. Afferma che non si aspettava una sconfitta così pesante, ma farà serenamete il senatore, garante delle istituzioni. Si dice commosso dei voti ricevuti e riparte dai cinque in cui ha lavorato, sottolineando bene. È stato un Renzi ilare, sorridente quello che si è presentato ai giornalisti convinto di poter dare ancora molto all’Italia. “Con Di Maio e Salvini ci dividono tre elementi chiavi: il loro anti-europeismo, la loro anti-politica e l’odio verbale che hanno avuto contro i militanti democratici”, quindi, “il vostro governo lo farete senza di noi”.
Promette di dire si alle proposte interessanti e dirà no agli inciuci e agli estremismi. Un Renzi combattivo e palesemente deluso e incavolato.
Si vanta d’esser il politico più amato a Scandicci, ci fa capire quanto sia refrattario all’autocritica e ancorato alla poltrona. Si è dimesso, state sereni.