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Medici di base, accordo fra Regione e sindacati

E’ stato siglato l’accordo tra la Regione e i sindacati dei medici di specialistica ambulatoriale che consentirà di aumentare il volume delle prestazioni sanitarie nei poliambulatori della Sardegna. “Dopo lo sblocco del turnover e l’approvazione della variazione di bilancio che assegna undici milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa per il triennio 2019 – 2021 – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti che ci consentirà di incidere concretamente sui tempi d’attesa necessari per ricevere le prestazioni sanitarie”.

Un risultato che ha raccolto l’apprezzamento dei sindacati, “abbiamo scelto – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – di valorizzare i professionisti che già lavorano in convenzione con il sistema sanitario regionale, ribaltando la logica della precedente amministrazione, che nell’ottica di produrre risparmio ha tagliato proprio su questa linea”. Tagli che, precisa il titolare della sanità regionale,“hanno generato da un lato la drammatica situazione che oggi viviamo sul fronte delle liste d’attesa, dall’altro hanno portato tanti sardi a dover spendere di tasca propria per potersi rivolgere alla sanità privata non convenzionata e, nei casi più estremi, a rinunciare alle cure”.

Il passo decisivo arriverà col provvedimento attuativo. “Siamo già a lavoro – dice Nieddu – e a breve porteremo in Giunta la proposta di delibera che stabilirà nel dettaglio il numero di ore di specialistica ambulatoriale e quindi il volume delle prestazioni. La misura coinvolgerà tutti i presidi del territorio perché, oltre alla drastica riduzione dei tempi d’attesa, ha l’obiettivo di riportare l’assistenza ai cittadini nelle strutture sanitarie più vicine al proprio domicilio, riducendo i disagi specie per le fasce più deboli della popolazione come gli anziani e i disabili”.

Non è un percorso semplice – conclude l’assessore della Sanità – e non ci sono scorciatoie, ma proseguiamo con convinzione sulla strada che abbiamo tracciato per restituire la sanità pubblica ai sardi”.

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