Il Papa ha celebrato la Messa della notte di Natale nella basilica di San Pietro, alle 19.30 e con solo 200 persone per le norme anti-Covid. Papa Francesco ha ricordato nel messaggio natalizio terre e popoli sconvolti, in varie regioni del pianeta, da drammi e conflitti. Riferendosi alla pandemia, il Pontefice ha sottolineato che i vaccini devono essere disponibili per tutti, specialmente per i più vulnerabili. E ha anche rivolto il proprio pensiero alle famiglie che oggi non possono ricongiungersi a causa dell’emergenza sanitaria. Dall’Aula delle Benedizioni, ha poi impartito la benedizione Urbi et Orbi.
Di seguito il messaggio del Papa ove parla dei vaccini:
“Nel Natale celebriamo la luce del Cristo che viene al mondo e lui viene per tutti: non soltanto per alcuni. Oggi, in questo tempo di oscurità e incertezze per la pandemia, appaiono diverse luci di speranza, come le scoperte dei vaccini”. Ma perché queste luci possano illuminare e portare speranza al mondo intero, devono stare a disposizione di tutti. Non possiamo lasciare che i nazionalismi chiusi ci impediscano di vivere come la vera famiglia umana che siamo. Non possiamo neanche lasciare che il virus dell’individualismo radicale vinca noi e ci renda indifferenti alla sofferenza di altri fratelli e sorelle. Non posso mettere me stesso prima degli altri, mettendo le leggi del mercato e dei brevetti di invenzione sopra le leggi dell’amore e della salute dell’umanità. Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!