
Il centro funzionale decentrato della Protezione civile ha emesso a partire dalle 14 di sabato 2 gennaio, e sino alle 13 di domenica 3 gennaio, un avviso di allerta codice giallo (criticità ordinaria) per rischio idraulico e idrogeologico sulle aree di Montevecchio, Pischinappiu e Logudoro. Sempre codice giallo per il solo rischio idraulico, invece, sull’area del Tirso.
Le precipitazioni in corso hanno mobilitato la Protezione civile, l’ultimo bollettino di monitoraggio delle 15 ha messo in risalto una serie di situazioni a rischio a partire da Bosa per l’innalzamento del Temo con la diga di Monte Crispu che sta rilasciando a valle 95 metri cubi d’acqua al secondo e il preallerta per l’invaso Alto Temo. Allarme per laminazione nella diga di Muzzone (nelle campagne tra Tula e Oschiri) che sta rilasciando 100 metri cubi al secondo; preallerta per rischi idrogeologico a valle per la diga nuraghe Pranu Antoni (Fordongianus) con rilasci per 35 metri cubi al secondo. Vigilanza ordinaria per le dighe di Monti Deu di Tempio (3 metri cubi al secondo) e del Cuga di Uri (17 metri cubi al secondo). Nelle prossime ore sono possibili rilasci a valle dalle dighe di Bidichinzu (Bessude) e Monte Pranu (Tratalias).

