Venerdì di passione per gli oltre duecento lavoratori della Metro di Cagliari e Sassari che si sono dati appuntamento davanti alle due sedi, a Elmas e nella zona industriale di Predda Niedda, dalle 9 alle 13.
Le ragioni dello sciopero e del relativo presidio, proclamato a livello nazionale dalle sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil, sono legate alla disdetta unilaterale dell’integrativo e alle richieste dell’azienda giudicate irricevibili da sindacati e lavoratori: dal 1 aprile infatti, sono state imposte nuove regole dai vertici alla guida della multinazionale da qualche mese che, sostanzialmente, si traducono in un incremento dell’orario di lavoro,totale flessibilità e riduzione degli stipendi.
Un atteggiamento che contrasta con le relazioni industriali positive consolidate da decenni ed è alla base della prima giornata di sciopero prevista per domani alla quale seguiranno altre mobilitazioni da definire nei territori.