Con il vertice tra Italia e Francia pieno di parole e di promesse non cessa però l’emergenza migranti nel Mediterraneo. «Mentre la nave della Ong
Aquarius naviga verso la Spagna, arrivo previsto questa mattina, altre due navi di Ong con bandiera dell’Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi». È quanto scrive su Fb il ministro dell’Interno, Matteo Salvini proprio in queste ore. «Da ministro e da papà, possono attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mollo e lo faccio per il bene di tutti», rimarca il ministro dell’Interno.
Questo il ragionamento. Nei giorni scorsi a Catania è sbarcata una nave della Marina italiana carica di oltre 900 migranti. L’Italia, seguendo la legge del mare, li ha salvati e portati nei suoi porti. Ma Salvini è molto chiaro e intenzionato a non permettere a associazioni private di gestire le politiche migratorie di uno Stato sovrano. Dunque, gli stranieri che salviamo nella nostra area Sar, ce li teniamo, fa intendere il ministro; ma se organizzazioni varie si piazzano a pattugliare le coste libiche in attesa del carico di poveri disgraziati, allora si trovino un altro porto dove sbarcare.Intanto la sinistra attacca Salvini «Quelli che ci attaccano sembrano la formazione della squadra di calcetto degli sfigati: Saviano, Corona, Balotelli, D’Alema, Renzi, Boldrini, Lerner…». Con questa frase, pronunciata durante un comizio a Ivrea, Matteo Salvini ha replicato ai pubblici detrattori del governo gialloverde. Il ministro dell’Interno e leader della Lega ha partecipato a un appuntamento elettorale in vista del ballottaggio del 24 giugno a sostegno del candidato del centrodestra, Stefano Sertoli.
Giornalista. Direttore responsabile