Sant’Antioco. Monumenti Aperti si conferma una manifestazione vincente. «Siamo molto soddisfatti – commenta l’Assessore alla Cultura Rosalba Cossu – nonostante il tempo non propriamente favorevole e l’assenza di due siti culturali che annualmente fanno il pieno di visitatori, la Basilica e le Catacombe (chiusi per l’avvio dei lavori di riqualificazione), rispetto all’edizione precedente registriamo una crescita che si aggira intorno al 20%, per un totale di oltre 8 mila presenze. Basti pensare, per citare un esempio, che solo il Museo archeologico Ferruccio Barreca nel 2018 aveva ospitato circa 860 visitatori, mentre quest’anno è arrivato a 1100. Un dato che conferma l’utilità di questo evento che promuove la conoscenza e la riscoperta del nostro prezioso patrimonio. In questo momento mi preme ringraziare quella moltitudine di volontari composta da studenti, associazioni e cittadini che, animati esclusivamente dall’amore per la Cultura e per Sant’Antioco, ha contribuito alla buona riuscita della manifestazione. A loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti».
Boom di presenze anche per il trenino turistico, che per la tutta la giornata di domenica ha traghettato i visitatori alla scoperta del centro cittadino. E tanti i turisti stranieri andati alla scoperta dei 18 siti proposti. Novità di quest’anno, i menhir “Su Para e Sa Mongia” e il nuraghe “S’ega e’Marteddu di Maladroxia, i menù tematici “Il Gusto della Storia” e tutta una serie di attività collaterali: «Tra le tante iniziative hanno riscosso apprezzamento – prosegue l’assessore Rosalba Cossu – anche la serata musicale ai piedi del nuraghe S’Ega e’Marteddu, il “Racconto di Ciundi” di Dario Siddi con accompagnamento musicale presso la Tomba dei giganti e il percorso botanico nella torre di Turri. Insomma, un’edizione di Monumenti Aperti riuscitissima che premia il lavoro di squadra».