La XXVI edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV, prosegue il 14 e il 15 maggio a Dorgali, che partecipa per la prima volta alla manifestazione e dove grazie alla volontà e l’impegno dell’amministrazione comunale e alla passione dei volontari, si potranno visitare 5 monumenti.
Nello stesso fine settimana saranno aperti i monumenti anche a Alghero, Monserrato, Oristano, Ovodda, Pula, Serramanna, e Villanovafranca, oltre a Carbonia e Padria che non hanno aperto i loro monumenti nella data prevista, a causa del maltempo.
Questi i 5monumenti aperti: la Chiesa della Madonna delle Grazie la cui storia è legata all’ordine religioso dei Templari, presenti nel territorio per il traffico dell’argento delle
miniere di Lula. Edificata, probabilmente, nel ‘400 e ristrutturata nel ‘600, è stata di recente sottoposta ad alcuni nuovi importanti interventi di restauro.
La Chiesa di Nostra Signora D’Itria, Nuestra Senora de Orito, per gli Spagnoli, rappresenta il nome dato al convento della Madonna d’Itria, da cui ancora oggi prende nome il quartiere di Gorito a Dorgali. La chiesa è composta da un’unica navata centrale e vi sono custoditi i simulacri di Sant’Efisio, Sant’Anna, Santu Gristos e Santo Stefano.
La chiesa era nata inizialmente come chiesa di un monastero di frati, arrivati nel quattordicesimo secolo per introdurre la cristianizzazione. Le celle dei Frati del Convento, che è stato smembrato nell’800, si trovavano nella sezione sovrastante il presbiterio della stessa chiesa, al quale si accede da una scalinata. Oggi, dopo il restauro, sono state riaperte le due uniche celle salvate dalla distruzione.
Il Palazzo Santa Caterina è una dimora signorile risalente ai primi anni del 1900. Ubicato nel cuore del centro storico prende il nome dalla chiesa adiacente dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, il più̀ importante edificio religioso della cittadina. Ristrutturato di recente, il palazzo presenta ancora tutto l’incanto e l’eleganza propria delle antiche dimore: gli spazi sono rimasti intatti, con gli interni dotati di mobili di prestigio, opere d’arte e artigianato, suppellettili e complementi importanti e preziosi per mantenere inalterata l’atmosfera di sfarzo ed efficienza e richiamare l’ospitalità̀ delle grandi dimore private delle epoche passate.
Piazza Funtana prende il nome proprio dall’elemento principale della piazza: una fontana con 4 fonti di acqua fresca, che ne occupa un intero lato. La fontana risale al 1884, è stata ristrutturata nel 1994 e decorata con pannelli di ceramica smaltata assemblati per formare un murales che rievoca il bestiario immaginario del pittore e scultore Salvatore Fancello. L’opera porta la firma del ceramista Gianluigi Mele e con la sua rappresentazione si è voluto rendere omaggio all’artista dorgalese.
Museo Salvatore Fancello dedicato all’artista nato nel 1916 a Dorgali, morto nel 1941 a Begu Rapit, noto per il suo grande talento nel modellare la creta e nel disegnare. In mostra alcune opere dell’artista, fra cui il pregevolissimo rotolo, un disegno ininterrotto di sette metri di lunghezza, con scene campestri e animali fantastici, che fu donato dall’artista all’amico Costantino Nivola in occasione delle sue nozze.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 14 e domenica 15 maggio dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:00.
Sabato 14 maggio si svolgerà la Festa di Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori, organizzata da un comitato di 7 priori in collaborazione con la parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria. Dopo la messa delle 18, la processione arriva in piazza di Santa Lucia. Qui il comitato organizzatore offrirà un rinfresco a tutti i fedeli. La festa proseguirà con i balli sardi, i gruppi folk e di canto a tenore del paese.
Info point: Gazebo Via Lamarmora
Ufficio Cultura – 0784 927250 – ufficio.cultura@comune.dorgali.nu.it
Pro Loco – 0784 96243 – proloco@enjoydorgali.it
Per tutte le informazioni dettagliate su disposizioni e orari consultare la brochure e il sito https://monumentiaperti.com/it/ nella pagina dedicata al comune.
NORME DI SICUREZZA
Dal primo maggio 2022 nei luoghi della cultura e dello spettacolo non è più necessario esibire il green pass. L’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie non è più obbligatorio, ma si raccomanda comunque di indossare la mascherina almeno di tipo chirurgica nei luoghi al chiuso.
La manifestazione seguirà le eventuali altre indicazioni in materia sanitaria anti COVID che dovessero essere indicate nel corso del programma dal Governo.