L’ultima apparizione in tv il 18 dicembre a La vita in diretta, bella e fiera, una cappa grigia e bordeaux, il rossetto in tinta, come sempre a raccontare la sua lunga battaglia contro il tumore come se la stesse combattendo un’altra. «Perché il male non deve impadronirsi di te, tu non sei la malattia» ripeteva Marina Ripa di Meana, spiegando che, come riporta larepubblica.it, la malattia l’aveva resa migliore «perché quando stiamo bene noi diamo per scontato la vita, invece quando le forze diminuiscono piano piano godi dei privilegi della giornata delle cose belle che ti succedono». La signora che animato i salotti romani, forte, imprevedibile, innamorata della vita, se n’è andata a 76 anni, la foto del suo ultimo Natale è con la figlia Lucrezia Lante della Rovere, l’ex genero Giovanni Malagò, le nipoti gemelle. Tavola con le candele rosse accese, lei al centro, un cerchietto in testa. “Larger than life” dicono gli americani per indicare personalità travolgenti; che una vita sola non può contenere.
Marina Punturieri, gambe lunghissime, battuta pronta, la vita l’ha vissuta fino in fondo. Nelle sue interviste non risparmiava particolari e dettagli. Al Giornale: «Una volta mi sono dovuta prostituire per procurare la droga a Franco Angeli, il mio compagno dell’epoca. Ho vissuto bene perché sono sempre andata incontro alle mie necessità, alle mie debolezze e ai miei desideri».