“Negli Anni Settanta, da ragazzo, mi inventi la Nuova Compagnia di Canto Popolare, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del sud e cominciò a girare per il mondo. Poi vennero i briganti della storia meridionale, poi vennero i migranti del Mediterraneo, poi venne Taranta Power, che segnò l’ingresso della musica etnica italiana nella World Music”
Così Eugenio Bennato, prossimo ospite del Bflat di via del Pozzetto, definisce in un’intervista il suo percorso artistico cominciato oltre cinquanta anni fa.
“Da sempre – prosegue il cantautore napoletano – è la musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale. L’ultimo mio lavoro si intitola Vento popolare dove
ci ritrovo il mio punto di partenza, quella convinzione che la musica possa contribuire a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano.”
Per Bennato, tutto comincia negli anni ’70 con la Nuova Compagnia di Canto Popolare a cui segue l’esperienza di Musica Nova nel 1976. Negli anni ’90 fonda i “Taranta Power”, un movimento di musica etnica e popolare che conduce la musica etnica italiana nella rete internazionale della World Music.
Nell’insieme, oltre ai nove con le band, ben 24 album da solista e diverse colonne sonore compresa quella realizzata per il film “Cavalli si Nasce”di Sergio Staino. Fra tani concerti internazionali, si può citare quello al Parlamento Europeo a Bruxelles.
Nel 2022, esce l’album “Vento popolare” e il nuovo singolo “Welcome to Napoli”, inno degli eventi di “Napoli città della musica”.
Nell’ultimo anno, Bennato realizza la colonna s onora del docufilm su Massimo Troisi,prodotto da Raiuno a trent’anni dalla sua scomparsa.
Il Bflat, come sempre diretto dall’infaticabile Marcotullio Coco, è pronto ad accogliere uno dei grandi della musica italiana che si esibirà insieme a Ezio Lambiase (chitarra classica ed elettrica) e
Sonia Totaro (voce e danza) L’appuntamento è per questo domani sera alle 21.
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