Marcotullio Coco, direttore artistico del Bflat, dalla sua agenda, estrae un altro nome, un’altra stella internazionale. Si tratta di Peter Cincotti, fra i crooner più famosi d’America.
Classe ’83, il cantautore, cantante, compositore newyorkese, è atteso per un doppio concerto ( alle 19 e alle 21) il 3 dicembre nel jazz club cagliaritano per presentare il suo nuovo show chiamato “Killer on the Keys” oltre ad alcuni inediti, contiene tributi ad icone mondiali del pianoforte.
Cincotti è bravo, nel miscelare influenze che vanno da Nat King Cole, Billy Joel e Lady Gaga, a John Lennon, Bill Evans, Elton John e Coldplay, a unire generazioni di pianisti con audaci arrangiamenti, voce sensuale e uno stile tutto suo. Elton John lo definisce un suo erede nel suonare il pianoforte. Per lui parla il primo posto nella classifica Tabelle Jazz di Billoboard ottenuto come artista più giovane in assoluto. Da quel giorno, entusiasma il pubblico di tutto il mondo suonando, fra le altre cose, nei templi della musica internazionale come il Carnegie Hall di New York e all’Olympia di Parigi.
Al Festival Jazz di Montreux viene premiato per l’interpretazione di Night in Tunisia di Dizzie Gillespie e conquista le classifiche di tutto il mondo con l’hit Goodbye Philadelphia, estratto dal suo terzo album East of Angel Town. Ha all’attivo ben 5 album e 2 EP di grande successo.
Fra i produttori di Cincotti, icone della musica come Phil Ramone e il 16 volte vincitore del Grammy David Foster. Per lui, non mancano le collaborazioni con artisti come Andrea Bocelli e David Guetta arrivando persino a condividere il palco con leggende come Ray Charles. L’artista americano, oltre ad essere il protagonista di un cammeo come pianista nel film Spiderman 2, interpreta se stesso nella terza stagione della serie Netflix House Of Cards.