”ll bilancio degli arrivi dall’Algeria non riguarda più solo il numero degli sbarchi, ma purtroppo anche i morti e i dispersi. La tragedia avvenuta davanti alle coste del Sulcis suscita dolore e cordoglio e deve indurci ad abbandonare le nostre spesso immotivate paure e a dare alle povere vittime la stessa sensibilità che riserviamo alle persone a noi più vicine. Credo sia necessario pensare a tutto questo e portare un fiore sul mare del Sulcis anche se naturalmente non può essere sufficiente”.
Lo dice Filippo Spanu, assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori, alla luce del naufragio avvenuto sulla rotta tra la Sardegna e l’Algeria.
“Noi conosciamo il traffico dall’Algeria, ormai in corso da 4 anni, ben diverso da quello che parte dalla Libia. E’ un traffico certamente gestito da criminali che sfrutta le speranze di una vita migliore coltivate dai ragazzi in partenza e genera allarme sociale nella nostra isola”.
“La Regione – spiega l’assessore Spanu – ha affrontato la situazione con proposte ed azioni concrete, abbiamo consultato i Comuni, abbiamo cercato l’accordo con il Governo, ci siamo resi disponibili a agire con interventi in Algeria per prevenire l’arrivo, e in Sardegna per gestire e dissuadere. Così è stato per l’individuazione del Centro di permanenza per i rimpatri. Le nostre proposte stanno lentamente cadendo nel silenzio del nuovo Governo. Il cosiddetto decreto sicurezza snatura il senso del CPR e gli accordi firmati a febbraio sono sempre più disattesi. Questo a dispetto di un grande impegno delle Prefetture e delle forze dell’ordine in Sardegna, alle quali va la nostra gratitudine”.
Una piccola stoccata arriva per il il Ministro dell’Interno Matteo Salvini:” Non ha mai risposto ufficialmente alle numerose richieste e proposte della Regione per arginare e affrontare in modo efficace il fenomeno del traffico di esseri umani dall’Algeria. Un Governo è tale se governa i problemi e trova soluzioni. La Regione Sardegna – ribadisce l’assessore – governa il tema dell’immigrazione. Attendiamo ormai impazienti notizie da Roma. E andremo a portare una rosa sul mare del Sulcis”.