Cagliari. Il Questore di Cagliari ha applicato la Misura di Prevenzione del D.A.SPO (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive), della durata di anni 5 nei confronti di un tifoso olbiese del Cagliari Calcio, denunciato all’A.G. dalla locale DIGOS per fatti commessi il 16 dicembre scorso in occasione dell’incontro di calcio Cagliari-Lazio, valevole per il Campionato di calcio di serie A, disputatosi presso lo stadio ‘Sardegna Arena’ .
Lo spettatore, assisteva alla partita nel settore ‘distinti’, quando al termine dell’incontro ha urlato verso il giocatore della Lazio Felipe Caicedo l’insulto a sfondo discriminatorio-razziale “Negro di merda”.
Nonostante l’invito a smettere rivoltogli dal personale steward presente in quel settore, l’uomo ha ignorato il richiamo continuando a rivolgere improperi a sfondo razziale al calciatore. Invitato dagli steward ad esibire il biglietto e il documento d’identità, l’uomo si è rifiutato di esibire quest’ultimo, a quel punto è stato necessario l’intervento dei poliziotti che hanno proceduto all’identificazione.
Il comportamento del 60enne, rientra tra le condotte che consentono l’adozione della misura che prevede che per tale reato il D.A.SPO abbia una durata di 5 anni.
L’uomo nato e residente a Olbia, pluripregiudicato per diversi reati, per 5 anni non potrà accedere all’interno degli stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputano manifestazioni sportive del gioco del calcio, calendarizzate e pubblicizzate, a qualsiasi livello agonistico, professionistico, dilettantistico nonché giovanile, anche amichevole e per finalità benefiche, nonché alle partite della nazionale italiana e di tutte le squadre italiane che verranno disputate nel territorio nazionale e all’estero.
Per lo stesso periodo inoltre avrà il divieto, in occasione delle gare interne del Cagliari Calcio, nelle 24 ore precedenti e nelle 24 ore successive allo svolgimento delle suddette manifestazioni sportive, di accedere ad una serie di strade e luoghi in Cagliari, Elmas e Assemini, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che assistono o partecipano alle manifestazioni sportive.
Proprio ieri la società del presidente Giulini, con una decisione storica,ha espulso a vita dallo stadio tre tifosi ritenuti responsabili di insulti a sfondo razziale nei confronti di giocatori avversari.