Nuoro. Presentato venerdì mattina nel corso di una conferenza stampa, il programma ufficiale della 121ma edizione della Festa del Redentore. Presenti nella sala consiliare del Comune, l’assessore alla Cultura e al Turismo Luigi Crisponi e il vicesindaco Fabrizio Beccu.
«Il Redentore è la festa più importante della città e di tutti i nuoresi, una celebrazione che rientra nel più vasto discorso che riguarda la valorizzazione di Nuoro attraverso le sue peculiarità» – afferma il sindaco Andrea Soddu. «La 121ma edizione, dedicata a Grazia Deledda, non sarà caratterizzata dalla consueta sfilata degli abiti della tradizione, ma abbiamo pensato a un evento diffuso, spalmato in sette giorni, dal 23 al 29 agosto. Una festa folkloristica e religiosa che si respirerà in ogni angolo della nostra città».
«Abbiamo punteggiato la settimana del Redentore di una serie di occasioni che rispecchiano tutti gli elementi che, da oltre 120 anni contraddistinguono questa festa. – sottolinea l’assessore alla Cultura e Turismo Luigi Crisponi. Colori, musica, cori, suoni, riti religiosi saranno i veri protagonisti, assieme a un numero ben nutrito di artisti, cantores, poeti, musicisti, figuranti , oltre 400 persone, pronte ad esprimere al meglio l’Identità regionale, così come nella storia e nella tradizione della festa più amata dai nuoresi».« Nell’ora che precede l’inizio degli eventi, gli spettatori possono leggere alcuni brani delle opere di Grazia Deledda attraverso un’apposita postazione dedicata alla lettura».
Il programma completo: https://fb.me/e/RjIquL0C
PROGRAMMA DEGLI EVENTI
Lunedì 23 agosto
Giardini Nicola Porcu Viale Trieste
ore 20:30-21:30
Cenere – Film muto con musiche dal vivo Tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda del 1904 e girato nel 1916, il film è diretto e interpretato da Febo Mari, e rappresenta l’unica interpretazione cinematografica dell’attrice teatrale Eleonora Duse.
La versione restaurata dura circa 40′; è preceduta dalle letture delle parti a cura dell’attrice Simonetta Soro.
La colonna sonora è eseguita ”dal vivo” con musiche originali di Mauro Palmas (mandole e liuto cantabile), dal pianoforte di Alessandro Foresti e dal basso di Silvano Lobina.
Piazza Salvatore Satta
ore 21:30-23:30
Il canto a tenore: la polifonia sarda patrimonio dell’Umanità La serata di apertura è affidata all’espressione canora più arcaica del patrimonio etnomusicale sardo celebrata anche dalla Deledda. Introduce l’etnomusicologo Marco Lutzu.
Partecipano: Sòtziu Tenore Nugoresu, Su cuncordu de Onne di Fonni, Tenore Remunnu ‘e Locu di Bitti, Tenore San Gavino di Oniferi, Tenore Murales di Orgosolo, Tenore Nunnale di Orune
Martedì 24 agosto
Cortile Casa Deledda
ore 20:30-21:30
Reading su Grazia Deledda
Duilio Caocci, ricercatore e docente di Letteratura sarda all’Università degli Studi di Cagliari, traccia un interessante profilo della grande scrittrice nuorese alternandosi con l’attore Giovanni Carroni percorrendo un viaggio emozionale nel tempo e nei luoghi descritti dal premio Nobel.
Piazza Su Connottu
ore 21:30-23:30
I canti tradizionali ”a chiterra” del Logudoro, Gallura e Campidano Tore Carboni, studioso delle espressioni canore della tradizione popolare sarda, introduce le principali espressioni del canto ”a chiterra” della tradizione logudorese, gallurese e campidanese.
”La gara” di canto logudorese con le voci di Gianni Denanni, Tino Bazzoni, Pino Masala e Roberto Murgia, accompagnati alla chitarra da Nino Manca e alla fisarmonica da Gianuario Sannia.
Il canto della Gallura alla corsicana, filugnana, timpiesina, disispirata, interpretato da Maria Teresa Pirrigheddu accompagnata alla chitarra da Tore Matzau, e il canto a curba e a gòcius del Campidano interpretato da Antonio Pani, poeta improvvisatore accompagnato alla chitarra da Ignazio Marcia.
Mercoledì 25 agosto
Piazza Del Rosario
ore 21:30-23:30
”Sa poesia a bolu”: la poesia improvvisata logudorese di tradizione orale.
A rappresentare il patrimonio comune immateriale della poesia di improvvisazione logudorese, alcuni tra i più importanti poeti attualmente in attività. Giuseppe Porcu, Bruno Agus, Dionigi Bitti, accompagnati dalle tre voci gutturali di un tenore nuorese, improvvisano ottave dedicate ai temi oggetto dell’evento. Introduce l’etnomusicologo Sebastiano Pilosu.
Giovedì 26 agosto
Parco di Sant’Onofrio
ore 20:30-23:30
”I suoni e gli strumenti musicali del ballo popolare sardo”
Gli strumenti musicali e congegni fonici che hanno caratterizzato l’evoluzione della musica popolare per l’accompagnamento dei balli rituali della nostra isola sono i protagonisti di un suggestivo concerto strumentale in cui si alternano: Voce chitarra e fisarmonica del Logudoro; Sa Coitrotza di Aidomaggiore (Fisarmonica semidiatonica, triangolo, tamburo); Tumbarinu de Gavoi (organetto, pipiolu, tumbarinu, voce, tumborro); Afuente di Ottana; Armonica a bocca; Trunfa; Sulitu e tumbarinu; Pipiolu; Benas; Launeddas; Chitarra; Fisarmonica Organetto diatonico (con la partecipazione degli organettisti nuoresi).
Introduce l’antropologo Marcello Marras.
Venerdì 27 agosto
Piazza Sebastiano Satta
ore 21:30-23:30
”Voci di Nuoro nel canto”: i cori polifonici nuoresi in concerto Il grande patrimonio musicale della coralità di ”scuola nuorese” proposto senza l’ausilio del palco negli spazi della suggestiva piazza Sebastiano Satta.
I differenti repertori e stilemi dei cori nuoresi si alternano in un prezioso concerto tenuto dalle seguenti formazioni: Coro Amici del Folklore (Direttore Tonino Paniziutti), Coro di Nuoro (Direttore Francesco Mele), Coro Grazia Deledda (Direttore Paolo Puggioni), I cantori di via Majore (Direttore Alessandro Catte), Coro Nugoro Amada (Direttore Gianni Garau), Coro Ortobene (Direttore Flavio Cabizzosu), Coro Su Nugoresu (Direttore Michele Turnu)
Introduzione a cura di Ottavio Nieddu.
Sabato 28 agosto
Chiesa della Solitudine
ore 21:30-23:00
Il vestiario popolare sardo ”storico”
Curato dalla sensibilità artistica di Ambra Pintore, l’originale quadro iconografico ci riporta al 29 agosto del 1901, giorno dell’inaugurazione della statua del Redentore sul Monte Ortobene. Letture, narrazioni, canti e musiche, con la collaborazione di quattro musicisti, mettono in connessione le tradizioni della festa, le opere deleddiane, la città di Nuoro e gli abiti tradizionali ”storici” di settantacinque centri dell’isola indossati da coppie provenienti da: Aggius, Aritzo, Atzara, Barisardo, Bitti, Bolotana, Bono, Busachi, Cabras, Cagliari, Desulo, Dolianova, Dorgali, Florinas, Fonni, Galtellì, Gavoi, Guspini, Iglesias, Irgoli, Isili, Ittiri, Laconi, Mamoiada, Maracalagonis, Meana Sardo, Mogoro, Monastir, Monserrato, Nule, Nulvi, Nuoro, Oliena, Ollolai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orosei, Orune, Osilo, Ossi, Ottana, Ovodda, Ozieri, Pattada, Ploaghe, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Samassi, Samugheo, Sanluri, Sant’Antioco, Selargius,Sennori, Sestu, Silanus, Sinnai, Settimo San Pietro, Sorgono, Tempio Pausania, Teulada, Thiesi, Tonara, Tortolì, Uri, Uta, Villagrande Strisaili, Villasor, Villaurbana.
Domenica 29 agosto
Parco Monte Ortobene Celebrazioni religiose
ore 06:00
Pellegrinaggio religioso dalla Cattedrale Santa Maria della Neve al Monte Ortobene.
ore 11:00
Messa Solenne Pro Su Redentore Messa officiata dal Vescovo di Nuoro e Lanusei Mons. Antonello Mura con l’accompagnamento del Coro di Nuoro (Direttore Francesco Mele) e del Coro Amici del Folclore (Direttore Tonino Paniziutti).
ore 12:30
Accoglienza e su cumbidu agli ospiti da parte dell’Amministrazione Comunale di Nuoro.
Piazzetta Tonino Puddu Via delle Grazie
ore 21:30-23:00
”I canti della tradizione religiosa”
I canti dell’animazione liturgica e paraliturgica, il canto del rosario, le pregadorias, i gosos e i canti della Settimana Santa riproposti dalle formazioni di canto a cuncordu, i rosarianti di Orgosolo e le forme di canto corale descritte dalla Deledda. Introdotti da Ignazio Macchiarella, professore ordinario di Etnomusicologia dell’Università di Cagliari, partecipano: Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, Coro di Bosa, Cuncordu e Tenore di Orosei; Cuncordu Sas Enas di Bortigali, le rosarianti di Orgosolo, Il Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris.