Gli operatori che garantiscono l’assistenza domiciliare ai malati di SLA , sono un punto di riferimento importantissimo per i malati e per le famiglie. Il loro lavoro è però sconosciuto dalla Regione che da circa sette mesi non gli permette di percepire un euro di stipendio. La situazione ora è diventata insostenibile perchè come gli operatori hanno continuato amorevolmente l’assistenza verso i malati è giusto che la Regione faccia la sua parte. Hanno così deciso di rendere nota questa situazione recandosi presso il comune di Nuoro nello specifico presso l’assessora dei Servizi Sociali, Valeria Romagna, che ha ricevuto una delegazione. Il punto è che i finanziamenti al progetto”Ritornare a casa” sono in forte ritardo dalla Regione alle casse comunali, soldi che permettono alle persone non autosufficienti che ne usufruiscono di ricevere il sostegno necessario all’interno della propria abitazione circondato dall’affetto dei propri cari. Marco Buttita, portavoce della delegazione ha affermato, “Ogni anno noi assistenti domiciliari siamo dimenticati dalla Regione eppure garantiamo un servizio 24 ore su 24 e siamo un punto di riferimento per i familiari. Ci troviamo a combattere per un nostro diritto. I più fortunati tra noi possono contare sulle famiglie degli assistiti che ingiustamente anticipano gli stipendi, ma non per tutti funziona così.E’ una situazione mortificante”.
L’assessora Romagna ha rassicurato: “La situazione è stata sbloccata dalla Regione e tra qualche giorno gli stipendi saranno accreditati in banca”.