I numeri forniti dall’Osservatorio Unioncamere-Infocamere (relativi al 2014), hanno dato vita al 3° Rapporto Nazionale sull’Imprenditoria Femminile, parlano di una dimensione nuova in cui le donne colgono le opportunità di lavorare in proprio. In Italia un’impresa su cinque è femminile. In Sardegna i dati sono davvero a livelli alti infatti a fronte di un 77,6% di imprese maschili, le donne si sono ritagliate il 22,4% imponendosi con un ruolo attivo nel tessuto imprenditoriale locale. Si contano ben 37.398 imprese femminili nell’Isola che trova il suo picco nella provincia di Nuoro, dove le imprese al femminile rappresentano circa il 24% del totale, lasciandosi poco indietro Cagliari, Oristano e Sassari. La fanno da padrone le imprese artigiane, oltre 6400, è sicuramente questo un settore in cui le donne riescono ad esprimere al meglio la propria creatività, manualità, esperienza e tradizione sia nel campo dell’alimentare, del tessile, del vetro e della ceramica, ma anche nella cultura, nei servizi alla persona, al commercio, nella tecnologia e telecomunicazioni. Per tutte le realtà si parla soprattutto di micro imprese, che restano spesso a conduzione individuale, o con l’impiego di pochi addetti, condizione spesso dovuta ai tanti ostacoli che affrontano le imprese di ridotte dimensioni in termini soprattutto di accesso al credito, di investimenti, di internazionalizzazione.
Il dato che ha destato più interesse è il numero delle imprese femminili giovanili (sotto i 35 anni), ben 4984, per le quali eccelle la provincia di Nuoro. il tasso di imprenditorialità giovanile all’interno dell’imprenditoria rosa, è particolarmente elevato in settori come l’alloggio, la ristorazione, i servizi turistici e alla persona, la cultura e l’intrattenimento, ma anche finanziari e assicurativi, attività che spesso vengono affrontate in chiave innovativa. In Sardegna sono solamente 1330 le cooperative femminili con un picco nella provincia di Oristano dove rappresentano il 5,2% del totale imprenditoriale provinciale. Un altro dato interessante è quello dell’imprenditoria femminile straniera nell’isola, la Cina rappresenta la maggioranza delle 2182 attività in cui si inseriscono anche Romania e Marocco.