ANAS ha avviato un processo di ricerca e sviluppo sulle barriere stradali. Questo servirà per renderle sempre più performanti e rispondenti alle esigenze della rete stradale e autostradale. L’obiettivo è innalzare i livelli di sicurezza degli utenti, riducendo anche i costi di installazione e la manutenzione dell’infrastruttura.
Le nuove barriere Anas, progettate da un team di ingegneri interni, sono realizzate in calcestruzzo e in acciaio per l’intera gamma dei dispositivi di ritenuta e hanno una forte valenza commerciale sui mercati nazionali e internazionali.
Proprio per ottimizzare la fornitura e commercializzazione delle barriere Anas in ambito nazionale e internazionale, ha deciso di intraprendere una nuova strategia aziendale attraverso la certificazione di siti produttivi e la creazione di un albo di installatori qualificati.
Nel corso del 2020 l’azienda, ha avviato le procedure per la certificazione dei siti produttivi in grado di realizzare i dispositivi di ritenuta in acciaio e in calcestruzzo, in particolare per:
- calcestruzzo / NDBA – National Dynamic Barrier Anas
- acciaio / H2 TS0 (terreno soft zero arginello) e H3 TS0 (terreno soft zero arginello)
Anas sottoscriverà con gli operatori economici interessati alla certificazione anche in qualità di Produttore per la commercializzazione delle barriere Anas apposita scrittura privata tra le parti, al fine di definire ruoli, responsabilità nonché le royalties che dovranno essere corrisposte ad Anas.
Le richieste per la certificazione dovranno essere indirizzate alla posta elettronica certificata Anas anas@postacert.stradeanas.it all’attenzione del Responsabile del Procedimento Ing. Nicola Dinnella in servizio presso la Direzione Operation e Coordinamento Territoriale.