NURARCHEOFESTIVAL, si procede a vele spiegate. La rassegna organizzata dal Crogiuolo mette sul piatto domani, lunedì 25 luglio,ancora il mitogrecoe sarà il Nuraghe Arrubiu di Orroli, alle 21.30, ad accogliere WHY, CLITENNESTRA, WHY?, tratto da “Clitennestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar, regia di Maria Assunta Calvisi (produzione Effimero Meraviglioso), con Miana Merisi, i danzatori Alessandra Corona e Guido Tuveri, la voce fuori campo di Luigi Tontoranelli, le musiche di Thomas Lentakis, i costumi di Marco Nateri (realizzazione video: Ennio Madau; disegno luci: Stefano De Litala).
Il testo è inserito in “Fuochi”, dove la Yourcenar ha raccolto una serie di prose liriche collegate dal tema dell’amore. Amori guardati sotto una lente soggettiva e dissonante che fa intravedere possibilità diverse e originali di lettura. Anche nel caso di Clitennestra, dove l’amore prende il sopravvento sulla vendetta. Viene da chiedersi: perché ha ucciso l’unico uomo che ha amato disperatamente e ha aspettato per dieci lunghi anni? Perché Clitennestra ci riguarda oggi? Cosa ha da svelarci un uxoricidio in un’epoca di femminicidi efferati e ormai ricorrenti come un virus? Lo spettacolo vuole affondare le mani in questo terreno scivoloso, senza pretendere di dare risposte, e si racconta con le parole, l’intensità dei corpi, con le immagini suggestive proiettate a tutto schermo ma anche su corpi o oggetti con la tecnica del video mapping e con intense musiche originali.
Il NAF ospita quest’anno un laboratorio di residenza artistica, aperto a giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, condotto nei luoghi del festival dalla regista Susanna Mannelli, direttrice artistica della compagnia Bötti du Shcöggiu, formatasi al Teatro studio di Roma, esperienze sulle spalle con personalità come Ives Lebreton e Lindsay Kemp. Si parte proprio il 25 luglio, fino al 31, con l’esito di un primo studio di spettacolo il 1 agosto.I frequentanti lavoreranno sulla percezione del sé, su tecniche specifiche di training fisico e vocale ed esercizi e strutture per stimolare la creatività. Le azioni saranno poi coordinate per arrivare alla creazione di un tessuto drammaturgico e la relativa messa in scena.
Si tornerà a Sadali martedì 26 luglio, ai Giardini Podda alle 18,con PRIVILEGIATI, tratto da “Lo straniero” di Albert Camus, di e con Silvia Cattoi, con la collaborazione di Juri Piroddi, una produzione Rossolevante. Nelle sue note Silvia Cattoi scrive: “Ho incontrato Albert Camus e le sue opere all’università. Natalie, una compagna di studi belga, mi aveva suggerito di portarlo come autore per l’esame di drammaturgia. Da allora non ha mai smesso di accompagnarmi in tutte le tappe della mia vita. ‘Caligola’ è stata la prima opera che abbiamo portato in scena come Rossolevante. ‘Lo straniero’, opera prima di Camus, è un romanzo potentissimo, che ho letto e riletto. Mi è capitato più volte di regalarlo alle persone a cui tenevo. ‘Privilegiati’ nasce da questa passione mai sfiorita negli anni. È l’ultimo capitolo de ‘Lo straniero’, un capolavoro nel capolavoro. Con l’aiuto di alcuni brani di Admir Amar e di due canzoni dei Doors accompagno lo spettatore nella cella del protagonista del romanzo. Solo, tra quelle quattro mura, aspettando il giorno in cui sarà giustiziato, un uomo è a tu per tu con i propri pensieri. Per chi ha già letto il romanzo sarà un modo per ascoltare in maniera diversa ciò che ha già letto, per chi non conosce Camus spero sia l’inizio di un amore”.
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