Da qualche ora non sentiamo altro sul web e nelle tv:”Polizza assicurativa sulla vita“. Perché l’inchiesta de l’Espresso e de Il Fatto Quotidiano su Virginia Raggi ha fatto venire fuori la storia della presunta polizza vita stipulata in suo favore da Salvatore Romeo, capo segreteria del Campidoglio, che ha aggiunto l’ennesimo problema alla sindaca grillina ( che già ne aveva abbastanza di pensieri). Posto che a breve sapremo che tipo di rapporto c’era tra la Raggi e Romeo, ma in molti si chiedono, una polizza sulla vita cos’è? L’aspetto che interessa di più rapportato al caso Raggi è uno solo, chi può essere il beneficiario delle polizze assicurative sulla vita? Il contraente può stabilire che i benefici dell’assicurazione sulla vita spettino a persone fisiche, associazioni o persone giuridiche. Ma può anche accadere che in determinate polizze vita assicurato, beneficiario coincidano.
Ma il beneficiario deve essere messo la corrente di esserne beneficiario? Evidentemente no, stando a quanto dice la Raggi. Siamo i beneficiari e lo vogliamo anche sapere eeee troppa grazia Sant’Antonio! Una cosa è sicura quel Romeo doveva pensarci bene prima di mettere il nome della Raggi su quella polizza…o ci ha pensato?
Comunque per chi fosse interessato vediamo di saperne di più:
Ci sono tre tipologie di assicurazione sulla vita. C’è la polizza caso morte, la polizza caso vita e la polizza mista:
POLIZZA CASO VITA: Il rischio vita è il “rischio” che si corre sopravvivendo, e andando incontro a spese ed eventi che magari senza un capitale solido non si riuscirebbero a gestire: per questa ragione le polizze sulla vita caso vita sono spesso assimilate ad una pensione integrativa, quindi ad una rendita vitalizia. Il premio maturato, comprensivo degli interessi maturati durante il periodo del contratto, potrà generare una rendita immediata. Oppure una rendita mensile e rateizzata.
POLIZZA CASO MORTE: La più conosciuta. Stabilisce il versamento del capitale previsto nel contratto, ad uno o più beneficiari, in caso di morte dell’assicurato. Esistono polizze vita caso morte temporanee o a vita intera: le prime prevedono il versamento di un capitale se la morte dell’assicurato avviene mentre la polizza è ancora in corso, le seconde vengono versate dopo la morte del contraente.
POLIZZA MISTA: Questa tipologia di polizza assicura un individuo sia in caso di rischio morte che di rischio vita, rendendo disponibile un capitale o una rendita a copertura di entrambe le eventualità. Infatti, sia che l’assicurato sia colpito da morte prematura, che sopravviva al contratto.
Conviene stipulare la polizza assicurativa sulla vita fin da giovani, poiché il premio maturato sarà maggiore e ci sarà la possibilità di avere una durata contrattuale anche venticinquennale.
La polizza assicurativa non copre in caso di qualsiasi morte, perché tendenzialmente le polizze sulla vita non coprono l’assicurato qualora il decesso avvenga in particolari circostanze, ad esempio per suicidio o per infortunio nella pratica di sport estremi. Di fatto, sono normalmente escluse dall’indennizzo le mori causate da gare automobilistiche, competizioni di sci o snowboard acrobatico, bungee jumping o scalate in alta montagna.