La bugia gentile di un bambino, raccontata alla sorella per evitare un dolore. Con il dolce racconto di un episodio della sua infanzia, la scrittrice Michela Murgia ha chiuso ieri la prima serata diOfficine permanenti, festival organizzato dall’associazione IC in collaborazione con l’Ordine Ingegneri provincia di Cagliari e di oltre trenta associazioni partner.
Nel corso del suo intervento, la Murgia, accompagnata sul palco dal musicista Gavino Murgia e da Luca Cocco (associazione IC), ha affrontato a suo modo il nodo del rapporto tra gentilezza e altre forme di violenza spaziando dall’attualità alla tradizione sarda, passando per la politica. «La democrazia è l’unico sistema di governo che si basa sul conflitto: è importante essere in disaccordo – ha detto la scrittrice –. Se in una stanza venti sono tutti d’accordo, qualcuno non sta pensando». Secondo la Murgia la gentilezza non può essere ciò che disinnesca il conflitto, se lo diventa, diventa in effetti una forma di violenza, perché non si può limitare il giusto dissenso di chi subisce le conseguenze delle disuguaglianze sociali facendo leva su questa idea dell’essere gentili. «Qualche volta il conflitto deve abbandonare la civiltà – ha detto –, pretendere gentilezza da chi subisce un’ingiustizia è ingiusto».
L’idea di gentilezza della Murgia è chiara e «non ha niente che fare con l’ipocrisia. Se dico che un libro è brutto non dico che è l’autore ad essere brutto». Il ragionamento ha poi virato verso ciò che la scrittrice ha definito come la “gentilezza pedagogica dei frastimi”, le tradizionali maledizioni “codificate e rituali, che sgorgano dal cervello e non dal cuore” e che in Sardegna vengono usate per chiarire la misura del proprio disagio, soprattutto ai più piccoli.
In chiusura un riferimento all’attualità e alla questione dell’accoglienza: «La gentilezza non ha a che fare con l’affetto, non sei una brava persona se tratti bene i tuoi figli, lo sei se tratti bene gli altri».
La giornata di oggi si è aperta alle 16 con il secondo dei seminari tecnici mentre dalle 18 si è proseguito con l’attività sul palco del Teatro Civico di Castello con le Sovrapposizioni. Nel corso di questa seconda sessione di confronto, verrà premiato il vincitore del Contest Instagram Istantanee Citazioni, una competizione pensata per sovrapporre i linguaggi della fotografia e della letteratura.
Dalle 19.30, il programma ha proseguito con una serie di racconti di esperienze differenti vissute con la difficoltà di andare avanti Senza perdere la gentilezza. Amalia Ercoli Finzi sarà l’ospite principale di questa edizione delle Officine. Dalle 21.30 di venerdì, la Finzi sarà sul palco del Teatro civico di Castello assieme a Gianni Massa, per declinare a suo modo l’idea di Gentilezza. Dalle 22 è prevista la Festa dell’Architettura con l’Ordine degli Architetti di Cagliari che nel corso di Officine presenterà inoltre la “festa dei vicini”: un’occasione conviviale pensata per stimolare la conoscenza e il dialogo attraverso la diffusione della cultura della condivisione.