I finanzieri del Gruppo di Olbia hanno consegnato alla Parrocchia del Sacro Cuore di Olbia oltre 3000 capi di abbigliamento sequestrati nei mesi scorsi nel corso dei controlli effettuati presso alcuni esercizi commerciali galluresi. Considerato che su questi articoli era possibile asportare la falsa etichettatura e valutata
anche la possibilità di poterli destinare a fini umanitari anziché distruggerli, le Fiamme Gialle olbiesi in accordo con il Procuratore della Repubblica di Tempio Dott. Gianluigi Dettori,
hanno individuato nella Parrocchia di Don Andrea Raffatellu l’ente a cui consegnare la merce per la successiva distribuzione alle famiglie bisognose. Il sequestro era scaturito anche grazie alle analisi chimiche effettuate dal Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane di Milano e dal Laboratorio BuzziLab di Prato, che avevano posto in evidenza e confermata l’ipotesi di reato ossia la vendita di sciarpe realizzate in viscosa e polyammide per cashmere e mohair. Una rilevante frode in commercio in danno non solo di tutti gli ignari acquirenti ma anche di tutti gli operatori commerciali onesti che risentono in maniera significativa di una forma di concorrenza tanto sleale
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