Era ampiamente previsto, ma la notizia rappresenta un’altra zavorra sulla sanità di Sassari. La delibera appena approvata dalla giunta regionale conferma il taglio drastico per i posti letto dei presidi ospedalieri delcapoluogo turritano. Una scelta fortemente osteggiata dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru: <<Gli effetti per la galassia sanitaria saranno spaventosi – esordisce – La riduzione riguarda 20 posti letto della medicina. In forte declino anche la lungodegenza con la mannaia che colpisce 26 posti. Decremento anche per la gastroenterologia, con 3 posti in meno. In grande sofferenza la chirurgia con una sforbiciata che si impenna a 30 letti>>. Un bollettino di guerra, o quasi. La netta presa di posizione del numero due dell’assemblea di via Roma è legata agli effetti probabili del decremento che si faranno sentire sulle visite specialistiche. <<Così – spiega l’esponente degli azzurri – si sta falcidiando la sanità del Nord Sardegna. Di fatto questa riduzione favorisce l’allungamento delle liste d’attesa, andando a creare un divario enorme con il Sud dell’Isola. La ridistribuzione dei posti letto, peraltro attuata senza la riorganizzazione della rete ospedaliera, segnala ancora una volta il fallimento delle politiche attuate dalla giunta Pigliaru. Si stanno smantellando i reparti dei presidi ospedalieri, senza tenere conto degli squilibri già esistenti sulla ripartizione dei posti letto: 3,1 per mille abitanti a Sassari, 4,3 nell’area di Cagliari>>. Disagi che aumentano, al Santissima Annunziata e alla Clinica San Pietro: <<Il risultato è che al danno si aggiunge la beffa – prosegue Peru – perché il depotenziamento dei posti letto costringe i pazienti a rimanere sulle barelle, con le corsie degli ospedali ormai in tilt simili ad una polveriera. Anche perché i posti letto, perennemente utilizzati nei diversi reparti, ormai non bastano più. Una situazione davvero esplosiva, che rischia di peggiorare ulteriormente e mette in ginocchio l’assistenza sanitaria a Sassari e dintorni>>.