<<E’ un colpo mortale sulla sanità sarda, in materia di assistenza sociale e sanitaria nel settore della cura, della riabilitazione psichiatrica e della neuropsichiatria infantile. E’ necessario un passaggio normativo per dare vita al riordino del comparto>>. E’ l’affondo della capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandra Zedda sulla costituzione di un consorzio – che opererà in via sperimentale – nel panorama dell’assistenza socio sanitaria. Un provvedimento che ridisegna, di fatto, il terzo settore. <<Con questa delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessorato della sanità, si è deciso di dare seguito ad una norma nazionale applicata solo in altre due Regioni, peraltro con risultati pessimi – prosegue la leader degli azzurri nell’emiciclo di via Roma – senza considerare che la sanità in Sardegna è a carico del bilancio regionale. Pertanto, scelte così importanti devono essere fatte nel segno di autonomia e specialità >>. Altra nota dolente: <<Appare come un provvedimento calato dall’alto, senza sentire il parere degli uffici – conclude Zedda – Per questo auspichiamo che l’assessore possa annullare la delibera, senza procedere a mortificare le aspettative dei pazienti sardi che si concentrano nelle strutture dell’Ats per la riabilitazione psichiatrica e la neuropsichiatria infantile, nonché di coloro che sono ospitati presso strutture convenzionate con la sanità pubblica. Se la ATS procedesse nell’attuazione del progetto autorizzato nella deliberazione, verranno avviate tutte le azioni necessarie per bloccarlo, in tutte le sedi competenti>>.