CAGLIARI POST

 Ordine dei Geologi della Sardegna: Le acque sotterranee assenti da sostenibili valutazioni

La pianificazione sull’utilizzo della risorsa idrica in Sardegna ha privilegiato, sino ad ora, la
realizzazione di bacini artificiali, eppure le acque sotterranee possono rappresentare una risorsa
fondamentale per l’approvvigionamento idrico, specialmente in regioni come la Sardegna, dove
l’irregolarità delle precipitazioni e le frequenti siccità possono mettere a dura prova il sistema delle
dighe.
In questo contesto, integrare le acque sotterranee con le riserve superficiali offre un’opportunità
unica per garantire un approvvigionamento idrico continuo e sostenibile nel tempo.
Nonostante questo, finora il sistema di approvvigionamento idrico continua a basarsi pressoché
esclusivamente sul sistema di invasi artificiali, precludendo, di fatto, l’avvio di studi strategici che
consentissero di valutare le potenzialità di un utilizzo sostenibile della risorsa idrica sotterranea.
Questa impostazione, oggi, contribuisce ad esporre la nostra regione ad una stagione estiva in cui si
delineano mesi di vere emergenze e di ristrettezze idriche sia per le attività produttive che per gli usi
civili.
L’Ordine dei Geologi della Sardegna ribadisce, ancora una volta così come già fatto negli anni, che
una risoluzione al problema non può ricercarsi in soluzioni improvvisate ed
estemporanee condizionate dall’emergenza, ma in programmati studi strategici che consentano, a
chi ha il compito di governare l’utilizzo della risorsa idrica, di attivare per tempo e secondo criteri di
appurata e verificata sostenibilità, meccanismi di mitigazione dalla siccità che periodicamente
interessa la nostra Regione.
Dissalatori, emungimenti ed usi senza controllo di pozzi o sorgenti senza un’adeguata valutazione
tecnica che tenga conto delle portate massime emungibili e dei tempi di ricarica naturale degli
acquiferi, espongono le nostre Comunità a potenziali minacce ben superiori ai benefici attesi e, tra
queste, l’avanzata del cuneo salino negli acquiferi costieri per emungimenti non
correttamente progettati e pianificati e la gestione delle salamoie dei dissalatori molto onerose da
smaltire.
Il Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Sardegna chiede, in relazione all’attivazione del Tavolo
strategico concordato dal Presidente della Regione con i Sindaci dei territori coinvolti, di poter essere
parte attiva del confronto, al fine di dare un contributo fattivo e costruttivo finalizzato alla codifica di
sostenibili e praticabili azioni che permettano di agire con la massima celerità alla incombente
mancanza d’acqua.

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