Il concorso di idee per la realizzazione di istallazioni nella via De Castro e in corso Umberto I, nell’ambito del progetto Museo a cielo aperto – vista in città,. è stato vinto dall’architetto Luca Zecchin. Il concorso era stato bandito dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, che nello scorso mese di novembre, metteva a bilancio per questo progetto la somma di trentamila euro. La commissione appositamente costituita per esaminare i progetti, ha ritenuto che quella dell’architetto Zecchin fosse la migliore e gli ha assegnato anche un premio di mille euro. Il secondo progetto, alla quale è andato un premio di cinquecento euro, è stato quello proposto dall’ingegnere Michele Marroccu.
“Il nostro obiettivo, era quello di favorire la partecipazione dei cittadini in un progetto diffuso di miglioramento dell’aspetto del centro storico di Oristano, al fine di renderlo più attrattivo e ospitale, non solo per i turisti, ma anche per gli stessi cittadini oristanesi, creando il primo passo di un processo virtuoso di valorizzazione del contesto urbano cittadino – hanno sottolineato il Sindaco Lutzu e l’Assessore alla Cultura Sanna – Confidavamo in una partecipazione maggiore – continuano – ma al di là del numero di proposte presentate, è stato importante aver messo il primo tassello di un dibattito sulle linee di sviluppo urbano e valorizzazione del centro storico, attraverso installazioni artistiche semi-permanent,i che dovranno invitare all’osservazione verso il cielo come metafora del guardare al futuro, ma anche, come stabiliva il bando, per scoprire alcuni particolari artistici e architettonici del contesto urbano del centro, che talvolta non vengono colti”.
La proposta dell’architetto Zecchin prevede “la realizzazione lungo Corso Umberto I e lungo la Via de Castro di dispositivi volanti, esili e sottili. Per ciascun sito è prevista l’installazione di aste sospese che si appoggiano ad una struttura intelaiata formata da uno spartito di funi fissate ai muri degli edifici. Sulla sommità dell’asta sarà integrata una illuminazione al led dotata di micro-caricatore fotovoltaico integrato. All’estremità inferiore di ciascuna asta saranno fissati “oggetti cari” identitari legati alle tematiche culturali/territoriali”.