Partirà questa settimana la campagna di vaccinazione antinfluenzale in provincia di Oristano. Una campagna che quest’anno, considerata la concomitante epidemia di Coronavirus, assumerà particolare importanza, consentendo una semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti – essendo i sintomi della comune influenza di stagione parzialmente sovrapponibili a quelli del Coronavirus – e una protezione in più per i cittadini più fragili, in quanto un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe riscontrare conseguenze più serie nel contrarre successivamente il Covid-19.
Per questo motivo, la Assl di Oristano disporrà di un numero maggiore di vaccini rispetto agli scorsi anni – 70 mila dosi, di cui 18 mila già in distribuzione – e rinforzerà la sua collaborazione con i medici di medicina generale, ai quali sarà affidata la vaccinazione della popolazione. I cittadini dovranno rivolgersi al proprio medico di famiglia per la somministrazione del vaccino,che avverrà su appuntamento e nel rispetto delle norme anti-Covid (mascherina, igiene delle mani, distanziamento). La Assl di Oristano, recependo le richieste delle associazioni di categoria, ha dato ai medici la disponibilità di proprie strutture in tutta la provincia per effettuare i vaccini.
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata alle seguenti categorie:
– persone di età superiore ai 59 anni;
– tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni alla data di vaccinazione;
– donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo post parto;
– persone di età compresa tra i 6 anni e i 60 anni con:
- malattie croniche dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia; broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva – BPCO);
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite;
diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con Indice di massa Corporea superiore a 30); - epatopatie croniche e insufficienza renale/surrenale cronica;
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
- patologie oncologiche e in corso di trattamento chemioterapico;
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
- malattie infiammatorie croniche e sindromi intestinali da male assorbimento;
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
- altre patologie che aumentano il rischio di gravi complicanze da influenza;
– persone con età compresa tra i 6 anni e i 18 anni in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
– persone di qualunque età ricoverate presso strutture di lungodegenza;
– familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze;
– personale delle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria), dei Vigili del fuoco e della protezione civile;
– personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (allevatori; addetti all’attività di allevamento e al trasporto di animali vivi; macellatori e vaccinatori; veterinari);
– persone impegnate in servizi pubblici di primario interesse collettivo, quali
altre forze armate;personale degli asili nido, di scuole dell’infanzia e dell’obbligo; addetti alle poste;
– donatori di sangue.
Il periodo migliore per vaccinarsi è quello compreso tra i mesi di ottobre e novembre, ma la campagna di vaccinazione proseguirà sino ai primi mesi del 2021.