Oristano – arresti domiciliari per traffico illecito di rifiuti

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La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Oristano il 9 dicembre scorso, ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un soggetto, già destinatario da maggio di quest’anno, della misura cautelare personale dell’interdizione dall’esercizio dell’attività di autodemolitore e di tutte quelle ad essa connesse.

L’uomo venne raggiunto da quest’ultimo provvedimento, per traffico illecito di rifiuti, accertato dagli investigatori della stessa Polizia Stradale di Oristano, sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, Guido Pani.

L’indagine consentì di scoprire un’attività totalmente abusiva di autodemolizione, con produzione di una notevole quantità di rifiuti di diverse tipologie, tra cui rifiuti speciali e pericolosi come oli esausti, batterie, acidi, gas airbag etc. I veicoli demoliti venivano radiati con modalità altrettanto illegali e penalmente rilevanti, in quanto avveniva con il confezionamento di un falso certificato di rottamazione, su cui veniva apposto un timbro con un codice, riferibile ad un altro soggetto legittimamente autorizzato e non residente nella provincia di Oristano.

L’attività delittuosa, ha avuto una quantità notevole di veicoli, circa 1600, materialmente “trattati” in due distinte aree, ubicate nei comuni di Marrubiu e Uras, che sono attualmente sotto sequestro per scongiurare la prosecuzione dell’attività illecita. Le stesse aree vennero già sottratte alla disponibilità dell’indagato, ma costui continuò nella sua attività abusiva, rendendosi destinatario della misura interdittiva in ragione della quale avrebbe dovuto astenersi dall’attività.

Il provvedimento dell’interdizione non è bastata a interrompere l’attività dell’indagato e gli accertamenti compiuti dalla Polizia, hanno evidenziato che il soggetto avesse continuato, in epoca successiva alla notifica del provvedimento, a continuare nella gestione illecita dei rifiuti e in conseguenza di simile atteggiamento, il Gip del Tribunale di Cagliari ha disposto nei suoi confronti un aggravamento del provvedimento, ordinandone gli arresti domiciliari.

Si deve sottolineare in ultimo, che l’attività illecita posta in essere dal soggetto appare di rilevante gravità con riferimento alla illegale gestione dei rifiuti (in particolare di tipo speciale e/o pericoloso), considerato che tali attività sono rigorosamente disciplinate onde scongiurare eventuali danni dal punto di vista ambientale e della salute pubblica.

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