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Oristano – Distretto rurale – Ampia partecipazione all’incontro di presentazione

“Dopo tante occasioni sprecate, siamo di fronte a una scelta veramente importante per il futuro del territorio: il Distretto rurale può costituire la chiave di volta per il rilancio del sistema produttivo oristanese. Sta a noi sfruttare questa occasione attraverso una reale unione di intenti”.

Il Sindaco di Oristano è fiducioso e ottimista dopo l’ultima delle riunioni di presentazione del Distretto rurale della Sardegna centro occidentale, ieri sera nella sala consiliare del Comune di Oristano: “C’è stata un’ampia partecipazione da parte delle imprese e dalle rappresentanze istituzionali, dall’università e dalle associazioni di categoria. C’è entusiasmo e interesse. Energie positive che dobbiamo sfruttare. Lancio dunque un appello all’unità di tutto il territorio per consentire il successo di questa importante azione di programmazione”.

La riunione di presentazione del Distretto Rurale della Sardegna Centro Occidentale è servita per definire i compiti del nuovo organismo che si propone di dare un forte impulso allo sviluppo economico delle imprese e di tutto il territorio. L’ambizione è creare un’identità produttiva omogenea, avviando per la prima volta un vero e proprio processo di integrazione fra il mondo agropastorale e quello della pesca con le altre attività imprenditoriali esistenti, facendosi forza anche delle numerose peculiarità ambientali e storico-culturali che insistono sul territorio.

“Il Distretto rurale è una grossa opportunità per le imprese e per il territorio – osserva l’Assessore alle Attività produttive del Comune di Oristano Marcella Sotgiu -. Partiamo con 80 comuni coinvolti, ma se in futuro si vorrà lavorare su un distretto unico tanto meglio”.

Il Distretto della Sardegna Centro Occidentale nasce per la volontà del Gal Barigau – Guilcer, del Gal Marmilla, del Gal Sinis e del Flag Pescando della Sardegna Centro Occidentale di rafforzare i sistemi produttivi rurali locali dell’intero territorio della Sardegna Centro Occidentale. La legge definisce il distretto rurale come un sistema produttivo locale omogeneo, caratterizzato da un’elevata concentrazione di imprese di piccole e medie dimensioni e da una peculiare organizzazione interna. Un sistema caratterizzato da un’identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione fra attività agricole e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali.
79 i comuni coinvolti, in larga parte ricompresi nella Provincia di Oristano, ma anche associazioni di categoria del mondo agricolo e della pesca e le imprese del settore economico produttivo primario.
L’obiettivo è arrivare alla creazione di “Reti di Paniere”, con raggruppamenti di imprese agro-alimentari, la cui gestione avviene sulla base di specifici accordi. Un altro strumento utile al perseguimento dell’obiettivo generale è rappresentato dalle “Reti interdistrettuali di filiere”, ovvero reti di imprese in cui tutte le attività che vanno dalla materia prima al prodotto finito sono svolte in un determinato contesto territoriale che abbraccia più territori omogenei (quali possono essere ad esempio le imprese dei vari GAL coinvolti), dove la cooperazione tra le imprese della filiera è basata su accordi a carattere pluriennale, che regolamentano in maniera trasparente il ruolo e il contributo dei singoli attori, e che fanno parte integrante degli accordi costituitivi di rete. In particolare, nell’ambito del Distretto Rurale della Sardegna Centro Occidentale sono state individuate le filiere del grano, del vino, dell’olio, la filiera del riso, quella dell’ortofrutta ed infine la filiera del latte e quella della carne.

L’incontro di Oristano conclude un ciclo di presentazioni che ha coinvolto a Ghilarza, Ales, Cabras e Terralba il mondo imprenditoriale, artigiano e agricolo.
Una fase di presentazione e animazione necessaria per ottenere “il riconoscimento del nuovo soggetto che – come ha sottolineato l’Assessore regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia – è condizione per ottenere i contributi. Questa è una delle opportunità, ma non l’unica, che la Regione concede alle nostre imprese: c’è bando per i giovani imprenditori e quello per gli investimenti in agricoltura. Il Distretto rurale però è una reale opportunità da cogliere per mettere insieme le caratteristiche di ogni comune per esaltarle”.

Il Presidente del Gal Sinis e del Flag pescando Sardegna Centro Occidentale Sandro Murana ha illustrato il percorso: “Stiamo completando la fase della presentazione. Seguirà presentazione del progetto all’assessorato all’agricoltura per il riconoscimento necessario per l’accesso ai finanziamenti i cui destinatari non sono gli enti pubblici, ma direttamente le imprese”.

Numerosi gli interventi da cui sono emerse le tante opportunità offerte dal Distretto, l’ampia disponibilità da parte di tanti soggetti a sostenere il percorso progettuale, ma anche i problemi che vive il settore e che devono costituire una base indispensabile di confronto nel momento in cui si cerca di costruire un percorso virtuoso di rilancio.
Tra gli altri sono intervenuti Cristiano Deiana (GAL Sinis), Maurizio Manias (Gal Marmilla), Mauro Cozzolino (FLAG pescando), Francesco Asquer (Consorzio UNO), Marco Franceschi (Confartigianato), Barbara Ferrandu (Confindustria centro nord Sardegna), Pietro Arca (Presidente Gal Barigadu Guilcer) e Renzo Ibba (Presidente Gal Marmilla), Enrico Massidda (Segretario generale della Camera di commercio di Cagliari-Oristano), Paolo Mele (Presidente Confagricoltura Sardegna), Graziella Schintu (Confapi), Elisabetta Falchi, Pasqualino Tammaro (Ordine agronomi), Claudio Vizilio (Lega Coop).

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