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Oristano, Festa della liberazione condizionata dal Coronavirus

Con una cerimonia breve, sobria e senza pubblico, come impongono le norme contro il COVID 19, Oristano questa mattina ha celebrato la Festa nazionale del 25 aprile.

In occasione del 75° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il Sindaco Andrea Lutzu e il Presidente dell’ANPI provinciale di Oristano Carla Cossu, hanno deposto una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti in piazza Mariano.

Durante la cerimonia, alla quale ha preso parte anche il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, il Sindaco Lutzu ha letto i nomi dei partigiani di Oristano (il cui elenco è pubblicato nell’atlante dei partigiani) che hanno preso parte alla lotta di liberazione.

“Oggi forse capiamo ancora di più il sacrificio di chi ha lottato e donato la vita per la libertà – osserva il Sindaco Andrea Lutzu -. La Festa della Liberazione è nel patrimonio genetico della nostra comunità e della nostra nazione. Celebrare questa ricorrenza è un gesto tanto sentito quanto doveroso, anche in un momento di grave crisi come questo. L’esempio di chi allora si rese protagonista del lungo e drammatico percorso che condusse alla Repubblica, alla Costituzione, alla democrazia, può incoraggiarci oggi ad affrontare con maggiore impegno e responsabilità un nemico tanto subdolo quanto pericoloso come il Coronavirus”.

“Quest’anno, il 75° Anniversario della Liberazione cade in un momento drammatico per il nostro Paese, stretto nella luttuosa morsa della pandemia da Sars Covid2 – aggiunge il Presidente dell’ANPI provinciale Carl Cossu -. La gravità della situazione e le conseguenti norme di distanziamento sociale non consentono le usuali attività, tese a valorizzare la memoria di coloro i quali hanno profuso il loro impegno o hanno combattuto per la libertà, spesso sino all’estremo sacrificio. Il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, dimostrando ancora una volta particolare sensibilità democratica e rispetto dei valori della Costituzione nata dalla Resistenza, hanno accolto l’invito dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per cerimonia, sobria e strettamente privata. Siamo certi che l’Italia, così come seppe risollevarsi dalle macerie morali e materiali della dittatura e della guerra, saprà rinascere dopo la tragica esperienza della pandemia, e terrà alti i valori della democrazia, della solidarietà, della pace e dell’uguaglianza”.

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