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Oristano – Il 7 ottobre riapre il Teatro Garau

Dopo 6 anni, al termine di un importante intervento di restauro e di adeguamento degli impianti di sicurezza, il Teatro si prepara a riaprire i battenti con una cerimonia pubblica che anticipa di pochi giorni la prima data della rassegna di prosa del Cedac.

“La Torre di Mariano prima, il Foro Boario poi e oggi il Teatro Garau. Il 2021 è l’anno delle riaperture dei siti culturali della città. Monumenti chiusi da anni, in alcuni casi da decenni, ai quali abbiamo dedicato il massimo dell’attenzione con l’obiettivo di restituirli alla fruizione da parte della città – ha detto il Sindaco Andrea Lutzu presentando il nuovo teatro durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche gli Assessori Massimiliano Sanna e Francesco Pinna, il Vice presidente del Cedac Mario Pinna e il dirigente tecnico comunale Alberto Soddu -. Un bel segnale di ripartenza e di fiducia nel momento in cui la pandemia sembra allentare la presa”.

“Per la serata inaugurale organizziamo uno spettacolo con l’Ente concerti Alba Pani Passino – aggiunge l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Immediatamente dopo partiamo con la stagione di prosa del CEDAC che finalmente ritrova la sua sede naturale. Il lungo esilio termina e finalmente il Garau riapre le porte al teatro. Gli appassionati potranno contare su una programmazione d’alto livello che dall’8 ottobre all’8 aprile porterà a Oristano artisti del calibro di Lella Costa, Maria Amelia Monti con Roberto Turchetta, Marta Proietti Orzella, l’inviato de “Le Iene” Shi Yang Shi e la cantautrice Grazia Di Michele”.

Per l’inaugurazione di giovedì 7 sul palco saliranno Flavio Soriga e Renzo Cugis con lo spettacolo “Sardi della pianura”.

“Il teatro riapre con alcune significative novità – precisa l’Assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna -. Temporaneamente l’ingresso sarà in via Serneste e l’utilizzo sarà limitato alla platea con 278 posti a sedere (salvo limitazioni dovuto alle norme anti Covid). Per l’utilizzo della galleria occorre ripristinare l’ingresso principale di vicolo Josto e le vie di fuga e per questo intervento il Comune ha chiesto un finanziamento di 500 mila euro tramite il bando della Rigenerazione urbana”.

La chiusura del Teatro Garau risale al 2015 quando l’impianto di illuminazione del palcoscenico risultò non a norma. Nel 2017 la Giunta Lutzu ottenne dalla Regione un finanziamento di 700 mila euro per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza con un progetto dell’architetto Gabriele Manca e dell’ingegner Giovanni Mascia che prevedeva interventi inerenti l’adeguamento relativi alla ubicazione, alla separazione dei locali, all’adeguamento di strutture e materiali (resistenza al fuoco di murature e pilastri, del materiale scenico, della copertura), all’adeguamento della distribuzione e della sistemazione dei posti in sala e dell’esodo del pubblico (vie d’uscita, porte), alle misure per la scena, agli impianti elettrici, di condizionamento e ventilazione, idrici e antincendio. Il primo intervento è partito nella primavera del 2019, a cura dell’impresa CISAF di Quartu S. Elena, per l’ottenimento della certificazione antincendio con interventi su tutte le porzioni dell’edificio, sulle strutture e sui materiali (solai, muri, soffitti e controsoffitti, travi e pilastri), sulla platea e sulla galleria (per totali 396 posti a sedere) e sulle vie di fuga. Previsti anche interventi di restauro architettonico e funzionale per risolvere i problemi derivanti dall’umidità e dall’assenza di manutenzione, al fine di garantire la conservazione delle strutture e la sicurezza dei fruitori. In progetto nuovi intonaci e tinteggiature, l’impermeabilizzazione della copertura piana della Sala ed il risanamento dei cornicioni esistenti, il restauro delle facciate fra le vie Parpaglia e Serneste. Con il ribasso d’asta è stato realizzato il completamento del primo stralcio e con un mutuo rinegoziato di 146 mila 500 euro realizzato il secondo stralcio con opere funzionali agli impianti di sicurezza.

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