Ieri è ufficialmente iniziata la campagna elettorale di ARISTANIS, che propone come candidato sindaco Sergio Locci.
Nel corso di una assemblea, ha esposto agli oristanesi e agli organi di stampa, il programma elettorale del suo gruppo, per guidare la città di Oristano nei prossimi cinque anni.
“Tutti noi siamo fortemente convinti di poter ridare a Oristano il governo che merita la mia è una sfida ambiziosa, leale e motivante che insieme ai nostri elettori e sostenitori vogliamo vincere per tutti i nostri concittadini – ha sottolineato Sergio Locci – A 50 anni ho deciso di stravolgere la mia vita e inseguire il sogno che avevo da bambino: diventare avvocato. Così mi sono rimboccato le maniche, come i miei genitori mi hanno insegnato, e dopo anni di vita lavorativa come direttore provinciale nella formazione professionale, ho ripreso in mano i libri per coronare finalmente il mio sogno.
Rimettersi in gioco, studiare ed impegnarsi sono per me valori fondamentali. Cosi è per Oristano e i suoi cittadini – ha continuato Locci – Nel 2007, anno della mia ultima esperienza amministrativa in Comune, avevo lasciato una città diversa, una amministrazione che dialogava con i cittadini. Oggi vivo, vedo e ascolto una città spenta. Una città che deve inventarsi e reinventarsi. Io amo questa città, la sento mia, sento di avere un’esperienza professionale da condividere per riaccendere virtuosamente la macchina dell’amministrazione pubblica.
La parola “esperienza” è una parola importante, da saper usare. È stata a lungo bistrattata come l’ultima delle parole da poter affiancare alla parola “politica”, ma oggi, con la lista che mi sostiene, Aristanis, abbiamo raccolto tante esperienze. Professionali, certo, ma soprattutto di vita. Una lista formata da cittadini che hanno a cuore la Città, la nostra Città, con tutta la storia che porta dietro di sé, ma anche con un futuro ancora tutto da scrivere. Per questo, il 12 giugno, son voluto scendere in campo con la lista Aristanis, tutti insieme, possiamo fare tanto per questa città. Basta crederci i sogni sono fatti per essere realizzati”, ha concluso Sergio Locci.