Il Consiglio comunale di Oristano ha adottato il Piano di lottizzazione convenzionato “SU CUNGIAU DE SU BARROCCU” in zona C2RU.
La delibera, presentata in aula dall’Assessore all’Urbanistica Ivano Cuccu, è stata approvata all’unanimità. La lottizzazione si trova nel prolungamento di via Campanelli, ha una superficie di 11324 metri quadrati, interessa 2 comparti e prevede la realizzazione di 7 case unifamiliari. Il piano di lottizzazione prevede che i tratti di strada che non hanno caratteristiche di strade pubbliche siano interdette al pubblico transito con una sbarra o un cancello. I lottizzanti devono realizzare anche quota parte delle opere di urbanizzazione generali, cioè di quelle necessarie affinché la lottizzazione sia collegata al resto delle infrastrutture urbane. Il piano è stato adottato consentendo la monetizzazione degli standard S1 e S2 pari a 230 metri quadrati.
L’assemblea civica ha approvato anche due variazioni di bilancio presentate in aula dal Sindaco Massimiliano Sanna.
La prima, approvata con 13 voti a favore e 8 astenuti, riguarda l’inserimento di un finanziamento aggiuntivo di 530 mila euro per l’Ilab food che già poteva contare su 800 mila euro già iscritti a bilancio. “Ora disponiamo di un milione 330 mila euro – ha spiegato il Sindaco Sanna -. La cifra è stata rimodulata dagli uffici regionali in collaborazione con quelli comunali”.
Nel dibattito sono intervenuti Luigi Mureddu (Forza Italia) che ha relazionato sui lavori in commissione, Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) che ha chiesto chiarimenti sulla differenza tra le somme inizialmente previste e quelle attualmente previste per il progetto, Efisio Sanna (Oristano più) che ha lamentato la mancanza di un confronto sul progetto e ha proposto la realizzazione dell’Ilab nel mercato di via Mazzini, Umberto Marcoli (Oristano più) che sul tema dell’agroalimentare ha sollecitato un confronto con la città.
Con la seconda variazione, approvata con 13 voti a favore e 9 astenuti, sono previsti per il 2022 entrate in aumento per 7milioni 51mila euro e in diminuzione per 5milioni 718mila euro con un saldo positivo di un milione 333mila euro, maggiori spese per 7milioni 242 mila euro e minori spese per 5milioni 909mila euro. Il Sindaco Sanna ha poi elencato le voci più rilevanti della variazione: quelle per i servizi sociali e il Plus con 256 mila euro per supporto alle famiglie per Covid e strutture per l’infanzia, 250 mila euro per contributi integrativi al canone di locazione, 228 mila euro per servizi sociali, 100 mila euro per home care premium, 20 mila euro per reddito di libertà per donne vittime di violenza, 130 mila euro per emergenze sociali e abitative (SPES), 230 mila euro per servizi sociali, quelle per la programmazione e la gestione risorse con 172 mila euro diminuzione in parte spesa per aggiudicazione appalto servizio scuolabus, nei lavori pubblici con 900 mila euro per il primo lotto degli impianti sportivi di Torangius e 600 mila per il secondo lotto, un milione 80 mila euro per l’asilo nido di via Satta, 700 mila euro per la manutenzione viabilità urbana della città e delle frazioni, per lo sviluppo del territorio con 280 mila euro per il miglioramento dei servizi digitali. Per far fronte alla spesa per il caro energia, con un incremento di 880 mila euro fino al 31 dicembre 2022, che si aggiunge ai 636 mila iscritta a luglio in fase di assestamento di bilancio.
Nel dibattito sono intervenuti Luigi Mureddu che ha relazionato sui lavori della commissione bilancio, Efisio Sanna (Oristano più) e Maria Obinu (PD).
Approvazione all’unanimità per la mozione dei consiglieri Marcoli, Della Volpe, Marchi, Sanna E., Federico, Daga, Obinu G., Obinu M. sulle comunità energetiche rinnovabili, autodeterminazione, sostenibilità e povertà energetica.
L’argomento è stato illustrato da Umberto Marcoli (Oristano più) che dopo aver evidenziato che con l’innalzamento dei costi delle materie prime, agroalimentari ed energetiche, la transizione ambientale ed energetica non è più procrastinabile: “Anche da parte nostra occorre sensibilità nel cogliere un’opportunità forse irripetibile – ha detto -. È positivo che il Comune sostenga la comunità energetica di Silì. Le comunità energetiche si basano principalmente sull’autoconsumo e l’autoproduzione. Possono partecipare persone fisiche, imprese e anche amministrazioni pubbliche che possono indirizzare le produzioni elettriche delle stesse amministrazioni e delle famiglie. Il Comune può mettere a disposizione aree pubbliche, impianti, servizi sul posto. Chiediamo l’istituzione di un ufficio comunale per l’energia e una delega assessoriale specifica”.
“Dobbiamo essere capaci di spingere il cambiamento e consumare meno energia è un imperativo assoluto – ha detto Efisio Sanna (Oristano più) -. Dobbiamo promuovere modelli di azione collettiva. Nel sistema elettrico nei prossimi anni vedremo un grande cambiamento. Le comunità energetiche oltre a creare posti di lavoro sono l’unica vera forma di democratizzazione dell’energia elettrica e una risposta alla povertà delle famiglie”.
Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) “le comunità energetiche sono una grande occasione che manifesta un nuovo approccio verso le fonti energetiche: rispetto verso ambiente, nuove generazioni e pianeta. Oristano ha la fortuna di avere un gruppo di cittadini che da tempo ha colto la potenzialità delle comunità energetiche”.
Sergio Locci (Aristanis) ha sottolineato l’importanza del tema, ricordato che la Regione ha stanziato risorse per sostenere la nascita di comunità energetiche e che “se da un lato è indispensabile ricorrere alle energie rinnovabili, dall’altro occorrono norme certe per governare i processi, per non avere i nostri paesi piastrellati di pannelli fotovoltaici, per gestire l’installazione, ma anche la gestione e la futura dismissione”.
Secondo Carla Della Volpe (Oristano più) “in questo momento di crisi energetica e di rincari, le comunità energetiche possono creare occasioni di risparmio e di lavoro. Il Comune può essere parte attiva e si deve fare carico di realizzare un tavolo di coprogettazione pubblico-privato per un patto dello sviluppo sostenibile della città. Servirebbe una delega assessoriale alla sostenibilità”.
“La mozione rende giustizia alla facoltà del Consiglio comunale di discutere di argomenti di grande importanza per il presente e per il futuro – ha detto Gianfranco Porcu (PSDAZ) -. Bisogna dare atto alla Regione che ha approvato legge che sostiene queste iniziative e al Comune che sostiene l’esperienza di Silì”.
L’Assessore all’energia Ivano Cuccu ha replicato spiegando che “la sfida è stata accettata dall’Amministrazione comunale che ha incontrato la comunità di Silì e i rappresentanti delle associazioni che hanno organizzato un convegno dedicato alle comunità energetiche. Abbiamo un milione 382 mila euro per le energie rinnovabili all’interno del Pinqua e questo testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale su questo tema strategico”.
Il Consiglio comunale ha concluso i lavori con l’esame di interpellanze e interrogazioni.
Francesca Marchi (Oristano più) ha illustrato quella presentata con i consiglieri Obinu G., Sanna E., Della Volpe, Marcoli, Obinu M., Daga, Federico su “Emergenza abitativa, stato dell’arte e misure atte a contenerla”. “L’assenza di un assessore ai servizi sociali in questo momento è particolarmente grave – ha detto -. Basta fare un giro in città per vedere quante persone fanno la fila nei punti di distribuzione di beni di prima necessità e quante sono costrette a dormire all’addiaccio. Complice l’aumento dei prezzi, la situazione è in peggioramento anche per l’emergenza abitativa”.
Il Sindaco Massimiliano Sanna ha risposto puntualmente ai quesiti posti dall’interpellanza, spiegando che “il Comune dispone di un patrimonio abitativo di 70 alloggi, tutti assegnati ad eccezione di 2 per i quali è stata chiesta la riserva alla Regione. 269 persone hanno partecipato al bando per assegnazione alloggi. Ad oggi sono stati assegnati 90 alloggi. La tempistica sull’assegnazione dipende da AREA sulla base della disponibilità di alloggi. La graduatoria è del 2021, e quindi è recente, e un nuovo bando sarà fatto quando sarà necessario secondo le norme”.
L’Assessore alle Attività produttive Rossana Fozzi ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Della Volpe, Sanna E., Marcoli, Marchi, Obinu M., Obinu G., Daga, Federico sulla riqualificazione del Mercato civico di via Mazzini e lo spostamento degli operatori nella struttura di via Costa. L’Assessore Fozzi ha ricordato che i mercati di via Cimarosa e di via Costa ospitano rispettivamente 12 e 4 operatori: “Nei mesi scorsi abbiamo avuto un incontro con gli operatori per fare il punto e ragionare sulla razionalizzazione del servizio. Da una stima dell’ufficio tecnico però è emerso che per sistemare la struttura di via Costa occorre oltre un milione di euro, risorse che al momento mancano. Per questo motivo il contratto di affitto per i locali di via Cimarosa è stato prorogato e il progetto di accorpamento è stato rinviato”.
Nella replica Carla Della Volpe (Oristano più) ha spiegato “di non credere che in questo momento ci sia un problema di mancanza di risorse, al limite di scelte e di programmazione. Abbiamo diverse opportunità da sfruttare per affrontare il problema. Il punto è avere un progetto chiaro, complessivo, sui mercati. Di certo non possiamo e non dobbiamo rinunciare al mercato di via Mazzini”.
Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Sanna E., Obinu M., Daga, Obinu G., Marchi, Della Volpe, Marcoli sugli allagamenti da acque piovane in città. “Da più di un anno sono iniziati i lavori all’ingresso est della città – ha detto -. A metà novembre con la prima pioggia, non particolarmente intensa né particolarmente lunga, la zona del foro boario è stata ugualmente allagata. Le opere realizzate evidentemente non hanno funzionato. Allagamenti si sono registrati anche in altre zone della città, forse per la mancata pulizia dei pozzetti e delle caditoie”.
L’Assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto elencando gli interventi in corso per ripristinare la funzionalità idraulica dell’area: “L’incrocio del Foro boario è il punto nevralgico di un’area in depressione dove si trova un punto di accumulo di una vasta macroarea urbanizzata dove le acque meteoriche si accumulano. La soluzione è deviare i flussi provenienti da Silì, dalla via Anglona e da via Vandalino Casu lungo la via Umbria fino al collettore di via Sardegna all’incrocio con via Carnia con una nuova condotta che sostituirà quella esistente. Da una settimana si sta sistemando la nuova tubazione opportunamente dimensionata, con pozzetti di ispezione e nuove caditoie. Solo dopo la messa in posa della nuova condotta si potranno realizzare le pompe di svuotamento della cinque vasche di accumulo recentemente predisposte. Va detto che senza pompe di svuotamento le vasche non potevano servire e non sarebbero comunque servite senza un punto di deflusso delle acque movimentate dalle pompe”.
L’Assessore Prevete ha poi fornito i dati sulla pulizia delle caditoie: “Il contratto d’appalto prevede la pulizia superficiale di 2000 caditoie e quella approfondita di 360 pozzetti. Da agosto 2021 a novembre 2022 sono state pulite 2220 griglie, 444 pozzetti e 371 bocche di lupo. Il 31 agosto con un ordine di servizio sono state indicate le priorità d intervento e da quella data ad oggi sono state ripulite 347 griglie, 118 pozzetti e 60 bocche di lupo”.