L’indisponibilità di posti in nave e in aereo, impedisce la partecipazione della squadra alla gara con il Catania. Dal Comune un appello alla FIGC.
“Esprimo grande preoccupazione per quanto sta accadendo alla Tharros che, a causa dell’indisponibilità di biglietti aerei e navali, corre il rischio di dover saltare la semifinale nazionale della Coppa Italia femminile, in programma domenica 4 giugno a Catania. È una situazione incredibile che evidenzia da un lato la fragilità del nostro sistema dei trasporti, dall’altro l’ingiustizia sportiva a cui potrebbe andare incontro la squadra di Oristano che sul campo ha meritato l’accesso a questo straordinario traguardo”.
Lo dice l’Assessore allo Sport del Comune di Oristano Antonio Franceschi che, informato dalla dirigenza della Tharros, si è immediatamente attivato nei confronti delle autorità sportive federali per trovare una soluzione al problema: “La mancanza di biglietti aerei e navali è diventata un ostacolo insormontabile per le giocatrici e lo staff che dovrebbero raggiungere la sede della partita – evidenzia l’Assessore Franceschi -. È un problema oggettivo che dovrebbe essere tenuto in debito conto per spostare la data dell’incontro. I dirigenti della Tharros hanno cercato in ogni modo di trovare soluzioni alternative per garantire la presenza in campo delle proprie atlete: sono state contattate agenzie di viaggio e le compagnie aree e marittime che effettuano collegamenti dalla Sardegna alla Sicilia. Questa situazione impedisce alla squadra di viaggiare in modo adeguato a partecipare alla gara, mettendo a repentaglio l’impegno sul campo e gli sforzi economici profusi fino ad oggi”.
“Mi associo all’appello della Tharros Femminile affinché vengano adottate misure immediate per risolvere questa situazione. È fondamentale garantire pari opportunità a tutte le squadre partecipanti, consentendo loro di competere nella fase cruciale della competizione senza ostacoli insormontabili – conclude l’Assessore Franceschi -. Invito la FIGC a trovare una soluzione adeguata a garantire il diritto sportivo guadagnato sul campo, spostando la data o, considerando che si tratta di una gara secca, individuando una sede neutra facilmente raggiungibile da entrambe le formazioni”.