“Mani che danzano”. Con questo spot, Orotelli propone la prossima edizione di Fainas de Ichinadu in programma sabato 30 settembre e domenica primo ottobre. Un fine settimana immerso totalmente nelle tradizioni, fra danze, pane e formaggio e la maestria degli artigiani del cuoio, del sughero e del ferro.
Nel paese barbaricino, le tante “domos” aperte per l’occasione, saranno le postazioni dove poter apprendere, iscrivendosi ai rispettivi laboratori, ciò che la tradizione ha tramandato fino ad oggi per quanto concerne sapori, profumi, gesti e nei suoni. Produttori ed artigiani, in alcuni casi artisti, metteranno in mostra i loro lavori pronti ad insegnare ai visitatori alcuni trucchi tramandati dagli avi.
‘Nel nostro paese – commenta il sindaco Tonino Bosu – la memoria e le narrazioni sono dentro ogni prodotto, dentro ogni azione: la tradizione non è chiusa dentro una teca ma la trovi visitando le case, incontrando gli artigiani, seguendo il ritmo dei nostri balli.
Oltre ai laboratori aperti per la lavorazione de Su Pane Vresa e de Su Pistiddu, per la produzione del formaggio e per la lavorazione dei materiali della tradizione, per le vie del paese è prevista l’esibizione dei campanari e dei canti a tenore. E poi “Jocamus a sa murra” e l’esperienza di essere un Thurpo, (indossando Su Gabbanu e cospargendosi il viso con Su Tintieddu. Inoltre, visite guidate alla Chiesa Romanica di San Giovanni Battista e la sfilata di domenica dei Thuspos, la lettura di brani scelti di Salvatore Cambosu e la festa finale in piazza.
“La vera tradizione – chiude il primo cittadino – è quella che si riesce a vivere quotidianamente, che si può sperimentare, che crea esperienze ed emozioni che non potranno mai essere dimenticate.”