“L’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale Marino da lunedì 27 febbraio sarà lasciata priva di anestesista rianimatore dalle 20 alle 8 del mattino. In caso di urgenza verrà allertato un anestesista reperibile. Situazione che comporta un alto rischio nel caso in cui i degenti, principalmente pazienti tetraplegici, abbiano crisi respiratorie notturne, che potrebbero essere mortali se non si interviene con l’intubazione in tempi rapidi. Inoltre, dal primo marzo, in ospedale mancherà anche il chirurgo che si occupa principalmente degli interventi dovuti a piaghe da decubito. In queste condizioni – osserva Michele Ciusa – è evidente lo smantellamento in atto all’interno di una Unità Spinale, classificata sulla carta come reparto di semi-intensiva, ma nei fatti ridotta a un mero presidio di degenza a lungo termine. Purtroppo, da anni, assistiamo al depauperamento dell’ospedale Marino in cui la soppressione del Pronto soccorso comporta un alto rischio per i pazienti con trauma spinale che, devono necessariamente recarsi al Pronto soccorso del Brotzu, o al Santissima Trinità o al Policlinico, e soltanto successivamente potranno essere presi in carico dall’Unità Spinale, allungando così le tempistiche inutilmente”.
Questa la denuncia del consigliere regionale del M5s Michele Ciusa che già il 5 ottobre scorso ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità per chiedere quali iniziative intendessero mettere in atto per ricostruire l’unipolarità dell’Unità Spinale e quale destinazione d’uso questo governo regionale intendesse dare all’ospedale Marino.
“Le associazioni dei pazienti sono fortemente preoccupate alla luce di tali provvedimenti che stanno trasformando sempre più il Marino in una scatola vuota, privandolo di tutti quei servizi essenziali che lo hanno reso negli anni un punto di riferimento per malati e familiari grazie alla encomiabile capacità del personale medico e infermieristico di offrire cure e sostegno in tutti gli ambiti”.