Cagliari. Balzo in avanti della Sardegna nella classifica delle Regioni più virtuose sul piano dei pagamenti delle Misure del PSR 2014-2020: in testa rispetto a tutte le altre nel primo trimestre 2018 e terza, dopo la Provincia autonoma di Bolzano e il Veneto, sul totale percentuale della spesa agricola erogata dal 1 gennaio 2016. Con il regime dell’N+2 (due anni in più concessi da Bruxelles a tutti i componenti dell’UE per completare la spesa sulla programmazione 2007-2013) il vecchio PSR si è infatti chiuso il 31 dicembre 2015. I dati sugli andamenti della spesa sono stati elaborati dalla Rete rurale nazionale, organismo terzo che monitora le attività dei PSR in Italia. Con 1 miliardo e 308 milioni di euro, la Sardegna ha il quarto Programma di sviluppo rurale più ricco dopo Sicilia, Campania e Puglia.
Con 77 milioni 782 mila e 403,01 euro la Sardegna è la Regione d’Italia ad aver speso di più nei pagamenti sul Programma di sviluppo rurale dall’1 gennaio al 31 marzo 2018. A seguire la Campania con poco più di 58 milioni, la Sicilia con 56,8, l’Emilia Romagna con 38,8, il Veneto con 38,4 milioni e la Calabria con poco più di 38 milioni di euro. Buona parte delle erogazioni destinate al mondo delle campagne isolano, nel trimestre in questione, hanno riguardato le Misure dell’Indennità compensativa per le zone montane o svantaggiate, il Benessere degli animali, la Difesa del suolo e gli aiuti agli Investimenti nelle aziende agricole.
La classifica delle realtà più virtuose del Paese, riguardante la spesa percentuale già effettuata fino al primo trimestre 2018 sull’ammontare totale dei PSR, è aperta dalla Provincia autonoma di Bolzano con il 39,63% (143,3 milioni di euro liquidati). Al secondo posto c’è la Regione Veneto con il 32,53% del PSR mandato in pagamento e quindi con 380,2 milioni di euro già spesi. Segue poi la Sardegna che, con oltre 315 milioni, raggiunge quota 24,40% delle risorse erogate 31 marzo 2018. Al quarto posto la Provincia autonoma di Trento con il 23,44% e 69,7 milioni spesi, quindi la Calabria con il 22,10% e 240,7 milioni di euro e l’Umbria che, con il 20,73% e 192,4 milioni utilizzati, chiude la prima parte della classifica. Tutte le altre Regioni si attestano tra il 10 e il 20% delle risorse spese, ad esclusione di Campania (9,28%), Marche (8,73%), Friuli Venezia Giulia (6,14%) e Liguria (5,59%) con appena 17,3 milioni di euro mandati in pagamento fino al 31 marzo 2018.
Al 30 aprile di quest’anno, con l’aggiornamento mensile, la Sardegna ha speso un totale di 328milioni 267mila e 674,46euro, raggiungendo il 25,42% e confermandosi al terzo posto su base nazionale. Tenuto conto delle direttive Comunitarie, tutti i Paesi membri possono usufruire, per il completamento della spesa delle risorse di questa programmazione, dello strumento dell’N+3: tre anni in più rispetto alla scadenza fissata al 31 dicembre 2020 che sposta il termine di chiusura al 31 dicembre 2023.
“Visto il trend raggiunto dalla nostra Regione sulle erogazioni dei pagamenti – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – non penso si verificherà il problema di mandare indietro risorse non utilizzate verso Bruxelles. Quest’anno, per esempio, abbiamo raggiunto gli obiettivi imposti dall’UE al 31 dicembre 2018 già dalla fine di gennaio scorso. Siamo al terzo posto delle Regioni più virtuose d’Italia – ha proseguito l’esponente della Giunta – e ci sta davanti la Provincia autonoma di Bolzano, che ha circa un quarto di tutto il nostro PSR, e il Veneto, che ha il proprio Organismo pagatore autonomo regionale. Proprio su questo punto, come Assessorato e come Giunta, stiamo lavorando a marce forzate per chiudere entro la legislatura la nascita del nostro Organismo pagatore regionale”.