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Pagamenti debiti commerciali, Sardegna virtuosa. Fatture saldate in anticipo di 21 giorni

Cagliari. Passa da 10 a 21 giorni anticipati la finestra temporale entro la quale l’Amministrazione regionale paga le fatture ai fornitori, garantendo così liquidità alle imprese. Se nel biennio 2019-2020 l’Amministrazione regionale ha pagato le fatture mediamente in anticipo di 10 giorni, per il primo trimestre dell’anno si registra un ulteriore passo in avanti, teso a sostenere l’attività del tessuto economico sardo.

“Occorre il massimo sforzo per garantire una adeguata immissione di liquidità in questa fase difficile, a tutto vantaggio del sistema economico e produttivo dell’Isola – sottolinea il presidente della Regione Christian Solinas – ed è motivo di soddisfazione che il Mef evidenzi questa migliorata efficienza dell’Amministrazione regionale, attestando un dato importante che incoraggia l’attività delle imprese che hanno subito rallentamenti o danni a causa del Covid. Si tratta di un risultato che testimonia l’impegno della Regione per andare incontro alle criticità del momento e sostenere la nostra economia”, ha concluso il presidente Solinas.

“È un importante risultato ottenuto grazie a una costante attività di monitoraggio del debito commerciale e a una riorganizzazione del lavoro degli uffici – spiega l’assessore della Programmazione e del Bilancio Giuseppe Fasolino – che hanno portato ad un significativo miglioramento e ad un notevole efficientamento nei tempi di pagamento. L’indicatore di tempestività dei pagamenti (Itp), calcolato dal Mef e determinato come differenza tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento ai fornitori, restituisce l’immagine della Sardegna come regione virtuosa. L’obiettivo –  ha concluso l’assessore Fasolino – è infatti di pagare i debiti della PA nei confronti dei fornitori nel minor tempo, con una celere lavorazione delle pratiche, in un momento in cui anche a seguito dell’emergenza sanitaria la liquidità per i fornitori è un fattore determinate nell’attività d’impresa”.

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