Quattro cinesi, tra cui una minorenne, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per reati legati alla sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro e per
sfruttamento del lavoro approfittando dello stato di bisogno del lavoratore. Una delle due dipendenti in nero, italiana, scoperte in un centro commerciale gestito da cinesi, ha ammesso di lavorare li da circa 6 mesi e che, spinta dal bisogno si accontentava di percepire in nero 2,77 euro l’ora. Un’altra dipendente in nero, cinese, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale dopo che ha tentato di fuggire da una porta secondaria.
I controlli sono stati effettuati insieme con agenti della Polizia Locale. A gestire il negozio, senza aver dato comunicazione all’autorità competete, era la figlia dei titolari che si trovano temporaneamente in Cina e un fratello di questi ultimi. Ad essere stati denunciati sono stati la minorenne e tre suoi parenti. Durante il sopralluogo sono stati anche accertati diversi reati in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro. In un deposito nei sotterranei è stato trovato uno spazio allestito a cucina, con relativi alimenti e utensili vari. Non è il primo caso di lavoratori italiano sottopagati da imprenditori cinesi.