Da Parigi continuano a occuparsi troppo dell’Italia. E non certo con toni degni di un partner europeo. Dopo l’incidente diplomatico scoppiato per le parole del ministro Gerard Darmanin contro il premier Meloni e la ricetta italiana all’immigrazione arriva il bis. A poco servono gli sforzi di ricucitura del ministero degli Esteri, con la mediazione della premier Borne, se altri ministri continuano a polemizzare con Roma E a voler dare lezioni al governo italiano,magari per distogliere l’attenzione sui guai casalinghi.
Francia-Italia: Parigi insiste. La misura è colma
Prima fra tutti la ministra della Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher. “Non credo che questa dichiarazione creerà un problema con l’Italia”, ha detto difendendo le dichiarazioni ‘di guerra’ di Darmanin. Per poi aggiungere che il “problema è complesso” e che “quelli che promettono dei miracoli sono degli imbonitori”. Ma non è l’unica, come stigmatizza Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. Basta leggere le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Clément Beaune. Che dà ragione al collega degli Interni e attacca l’estrema destra italiana.
Foti: serve collaborazione non miopia
“Dal governo francese e dal partito di Macron continuano gli attacchi all’Italia e al governo di Giorgia Meloni. Non bastano le vergognose dichiarazioni del ministro Darmanin, anche i ministri Beaune e Agnes Pannier-Runacher usano un linguaggio sguaiato e improprio. Nei confronti di un governo che è rappresentazione del libero voto espresso dagli italiani”.
Foti: serve collaborazione non miopia politica
Poi è arrivato anche l’affondo di Stéphane Séjourné, incalza l’esponente di FdI. Ricordando che secondo il segretario generale di Renaissance, il partito del presidente Macron, Darmanin ha avuto “ragione a denunciare l’incompetenza e l’impotenza dell’estrema destra europea”. Un atteggiamento inaccettabile. “Dalla Francia ci aspettiamo un atteggiamo costruttivo e propositivo nei confronti dell’Italia”, suggerisce Foti. “Per affrontare le grandi sfide europee e internazionali che investono le nostre due Nazioni”.
Macron pensi ai suoi problemi con gli elettori
Dichiarazioni simili non fanno altro che mostrare la miopia politica di chi le pronuncia. Comprendiamo il nervosismo degli esponenti del partito di Macron che si sta sciogliendo come neve al sole. Ma il problema non lo risolvono attaccando l’Italia ma lasciando le cariche per le quali non si dimostrano all’altezza”.
Il “consiglio” di Rampelli: Marsiglia accolga le barche del Nord Africa
Anche Fabio Rampelli scende in campo, utilizzando l’ironia nei confronti dei cugini d’Oltralpe. “Visto che la Francia continua a rifiutare la risposta unitaria europea come l’unica regola per contrastare l’immigrazione clandestina. Attuando violenti respingimenti a Ventimiglia, suggeriamo al segretario di Renaissence Stephane Sejourné di accettare che tutte le imbarcazioni provenienti dal nord Africa si dirigano a Marsiglia”, provoca il vicepresidente della Camera.
Ora Macron metta fine al pasticcio diplomatico
“In questo modo tutto il mondo potrà apprezzare l’umanità, la capacità, la responsabilità del governo francese”, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia. “Ci auguriamo che questo pasticcio diplomatico, che rischia solo di incoraggiare le partenze di altre migliaia di migranti, venga presto risolto dal presidente della Repubblica transalpina”