Pazienti curati a terra, il ministro "quei medici sono eroi che hanno fatto il loro lavoro"

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Al Santa Maria della Pietà, presidio sanitario di Nola a pochi chilometri da Napoli ci sono più ricoverati che posti letto. La situazione del pronto soccorso appare piuttosto drammatica: non ci sono letti, né barelle, i pazienti vengono fatti adagiare su coperte e lenzuola, direttamente sul pavimento. Medici e paramedici lavorano con difficoltà, armati di giacche a vento per il freddo dei corridoi. Questo fatto è  venuto alla ribalta delle cronache con  foto e video e tre medici sono stati  sospesi,  il direttore sanitario del nosocomio, Andreo de Stefano, e i responsabili del pronto soccorso e della medicina d’urgenza, Andrea Manzi e Felice Avella. «I tre medici sono stati sospesi perché c’è stato un difetto di comunicazione. Se avessero avvertito avremmo potuto mandare altre barelle, altri aiuti». Lo ha detto la manager dell’Asl Napoli 3 sud, Antonietta Costantini, che sta supervisionando le verifiche disposte per accertare le eventuali responsabilità degli operatori dell’ ospedale civile di Nola.

Il ministro della Salute  Lorenzin interviene sul caso dei malati curati a terra: “La Campania deve cambiare passo.

ll’ospedale di Nola i medici “sono eroi che hanno fatto il loro lavoro”, ma in Campania ci sono problemi organizzativi. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo sul caso dei malati curati a terra nel nosocomio campano. “Ho chiesto – aggiunge – un resoconto dettagliato ai commissari di governo, i Nas hanno già verificato che ci sono problemi organizzativi

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Giorgio Lecis

Giornalista. Direttore responsabile
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