Pensioni – Secondo quando riporta Il Sole 24 Ore, il Cnel sta lavorando alla messa a punto di una misura di riforma pensioni per evitare che dopo la fine di Quota 100 ci sia lo “scalone” di cinque anni e una rivolta popolare. Il Presidente Tiziano Treu, aggiunge il quotidiano di Confindustria, avrebbe quindi “messo insieme un gruppo di tecnici composto da Alberto Brambilla, Angelo Pandolfo, Cesare Damiano, Marco Leonardi, Michele Raitano, Michele Faioli”. Dato che in questo gruppo c’è Brambilla, si parla di riesumare il suo progetto di una Quota 100 a partire dai 64 anni di età (quindi con 36 di contributi) con delle penalizzazioni o addirittura il ricalcolo contributivo dell’assegno, come avviene per Opzione donna. Tutto questo per addolcire la posizione dei renziani, Italia Viva punta ad abolire quota 100 senza ma e senza se ritornando alla Legge Fornero. Sicuramente si tratterebbe di una Quota 100 sostenibile dal punto di vista dei conti pubblici, ma meno gradita dai lavoratori rispetto all’attuale.
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