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Pensioni, Calderone vede i sindacati. Landini: “Così non si va da nessuna parte, significa non voler fare alcuna modifica alla legge Fornero”

La ministra del Lavoro ha avviato il tavolo sulle pensioni con le principali sigle. Il segretario della Cgil attacca: “Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa. Io vedo un passo indietro e una volontà di non affrontare la situazione”. Bombardieri (Uil) su Opzione Donna: “Se questo è il modo con il quale la presidente del Consiglio e la ministra del Lavoro rispondono alle donne c’è da stare preoccupati”. Più positivo Sbarra (Cisl): “È stato un incontro interlocutorio, anche se positivo”

Landini: “Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa”

Uscendo dall’incontro Landini ha dichiarato che “hanno ridetto le cose di gennaio e sulle risorse per fare una trattativa vera non ci hanno risposto”. “Un incontro negativo – ha aggiunto -. Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa e il ministro non ha alcun mandato”. “Così non si va da nessuna parte, significa non voler fare alcuna modifica alla legge Fornero”, ha proseguito Landini, spiegando che “di fatto io vedo un passo indietro e una volontà di non affrontare la situazione. Noi parteciperemo ad ogni incontro convocato dal governo ma se l’esito, per il governo, è qualche modifica all’Ape sociale e un allargamento dei contratti espansione, non è quello che serve”. Su Opzione donna “non abbiamo avuto alcuna risposta, non ne hanno neanche parlato. E Quota 103 a chi sta servendo? La cosa vera è l’uscita con 41 anni di contributi, ma non ci hanno risposto se non che è obiettivo di legislatura. Possibilità di uscita a 62 anni? Obiettivo di legislatura. Pensioni di garanzia? Obiettivo di legislatura. Noi abbiamo il problema di cosa succede a settembre”.

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